Acli Roma e Ordine dei medici a tutela dei cittadini fragili

Siglata un’intesa per una presa in carico a tutto tondo, attraverso il contrasto alla povertà. Borzì: «Obiettivo: equità sociale». Magi: «Attenzione ai bisogni di salute»

Acli provinciali di Roma e Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) scendono in campo a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Venerdì scorso, 16 settembre, i rispettivi presidenti Lidia Borzì e Antonio Magi hanno siglato un protocollo d’intesa. L’obiettivo: sviluppare una collaborazione in questo senso, a cominciare dal contrasto delle povertà anzitutto in tema di salute. Verranno quindi elaborate, sviluppate e condivise «iniziative e progetti comuni al fine di attuare un presa in carico a tutto tondo delle persone fragili attraverso il contrasto di tutte le forme di povertà, che spesso sono interdipendenti», spiegano.

Se da un parte, infatti,  la crisi economica spinge a tagliare le spese anche in ambito sanitario, dall’altra parte acuisce il disagio sociale e relazionale. Di qui la scelta dei due enti firmatari dell’intesa di sviluppare sinergicamente azioni integrate e multidisciplinare, tra cui quelle volte alla prevenzione e alla tutela della salute e alla formazione a una corretta alimentazione, indirizzate a scuole, famiglie, centri anziani e ai circoli e nuclei del sistema Acli. Omceo, da parte sua, coinvolgerà medici in quiescenza e volontari per realizzare attività di prevenzione e informazione sanitaria presso i tanti presidi solidali attivati dalle Acli nella Capitale. Non ultimi, quelli dedicati ai profughi ucraini.

«Il nostro impegno – rivendica la presidente delle Acli provinciali Borzì – è da sempre volto a costruire una società in cui siano assicurati lo sviluppo integrale di ogni persona e l’equità sociale, affinché ciascun individuo possa avere pari dignità e sia messo nelle condizioni di partecipare attivamente alla costruzione di una società migliore. Questo protocollo con l’Ordine dei medici, che ringraziamo, ci dà modo di continuare a lavorare sempre più in una logica di rete – aggiunge -, per cercare di proporre una nuova idea di welfare sintonizzato sui reali bisogni sociali dei cittadini, favorendo anche l’acquisizione di competenze nella gestione di stili di vita sani».

Nelle parole del presidente Omceo Magi, «il contrasto alla povertà passa anche attraverso strumenti di salute pubblica fondamentali quali la prevenzione e l’informazione sanitaria e il protocollo che abbiamo sottoscritto, prevedendo il coinvolgimento dei nostri medici, anche di quelli in quiescenza che hanno dato la propria disponibilità, va proprio in questa direzione. Lo stato di salute, infatti, è sempre più interconnesso con lo stato sociale delle persone – riflette -, poiché una persona sana, laddove è possibile, è anche in grado di migliorare il suo status sociale. E questo è l’obiettivo che ci prefissiamo come Ordine e come medici: prestare attenzione ai bisogni di salute delle persone specie quelle più fragili».

19 settembre 2022