Acilia, il pranzo con i poveri al Centro Madonna di Loreto

Nel Giovedì Santo si è rinnovata l’iniziativa del “Banchetto del Re” con i più bisognosi proposta dai giovani della parrocchia San Carlo da Sezze

Nel Giovedì Santo si è rinnovata la tradizionale iniziativa del “Banchetto del Re” con i più bisognosi proposta dalla realtà giovanile della parrocchia San Carlo da Sezze

A mezzogiorno in punto del Giovedì Santo oltre duecento persone bisognose si sono ritrovate nei locali del Centro di formazione giovanile “Madonna di Loreto – Casa della Pace” ad Acilia (via di Macchia Saponara) per festeggiare la Pasqua, accolte dai giovani del Centro pronti a servirli in perfetta divisa da camerieri. Un’iniziativa che in quest’anno giubilare rappresenta una vera e propria opera di misericordia realizzata secondo i criteri del Centro, cioè con fede, speranza e carità.

Il Centro fa parte della parrocchia San Carlo da Sezze, attualmente guidata da don Paolo Ricciardi, ed è stato fondato quasi 40 anni fa da don Mario Torregrossa, scomparso il 30 dicembre 2008 e definito durante le esequie «un santo sacerdote» dal cardinale vicario Agostino Vallini. Nell’animazione della carità ha una tradizione e un impegno consolidati. Dalla prima cena offerta a cento poveri in occasione del Natale 1982, si è passati nel 1999 al pranzo di Pasqua raddoppiando il numero delle persone accolte, per dare un segno concreto di speranza di un riscatto possibile dalla povertà e dalle sofferenze umane.

Gli ospiti vivono un giorno speciale, che riaccende in loro la speranza di una vita migliore e la sicurezza di non sentirsi soli e abbandonati. L’evento infatti non si esaurisce con il pasto nei locali del Centro ma è inserito in una costante attenzione alle necessità della persona. Nel corso dell’anno, infatti, è prevista la consegna di viveri e vestiario, tutte le mattine del lunedì e del martedì, in cui è possibile approfondire la conoscenza degli amici più poveri assistiti dal gruppo Caritas della parrocchia.

La giornata di festa del Giovedì Santo si è conclusa con la consegna della tradizionale colomba pasquale e degli ovetti di cioccolato chiusi in una confezione realizzata con il contributo dei ragazzi che frequentano il laboratorio artistico del Centro. Piccoli dettagli che fanno la differenza. Infatti, fin dalla prima festa natalizia offerta ai poveri come concretizzazione della catechesi sulla carità che stava proponendo allora, don Mario Torregrossa aveva raccomandato ai ragazzi: «Siccome questa iniziativa deve essere una prima realizzazione di comprensione nostra dell’amore di Dio verso di noi e attraverso di noi verso i poveri, questo pranzo deve essere il miglior pranzo che voi avete organizzato in casa vostra. Niente piatti di plastica, niente posate di plastica, niente tovaglioli di carta. Essi sono invitati al banchetto del Re, perché il Signore è il Re, e al banchetto del Re ci sono cose di qualità: niente scarti, niente avanzi e soprattutto non un modo di esserci con sufficienza». Ecco quindi la conseguenza: un menù con tante gustose portate, dall’aperitivo al dolce, preparate con cura e servite con il sorriso, perché al Banchetto del Re gli ultimi sono i primi. (Margherita De Donato)

29 marzo 2016