Accoglienza, Intersos: «Nuovo decreto governo viola i diritti dei minori»

Secondo l’organizzazione il provvedimento prevede l’accertamento dell’età anche tramite rilievi antropometrici e accertamenti sanitari che sono notoriamente inattendibili

Con il decreto legge approvato il 27 settembre in Consiglio dei ministri si peggiora la situazione dell’accoglienza portando l’Italia su posizioni mai avute prima sul fronte dei diritti dei minori. Lo sottolinea in una nota Intersos. «Che obiettivo reale può avere un provvedimento simile? – si chiede l’organizzazione -. I minori sono il futuro dell’inclusione sociale del nostro Paese. Sarebbe prioritario continuare verso processi di protezione e inclusione come tentato in passato, non riportare i ragazzi a condizioni di pericolo e di trauma».

In particolare, il provvedimento che prevede l’accertamento dell’età anche tramite rilievi antropometrici e altri accertamenti sanitari, che sono notoriamente inattendibili, e quello che prevede la permanenza dei ragazzi sopra i sedici anni nei centri di accoglienza per adulti sono fortemente lesivi dei diritti dei minori e li espongono a rischi di violenza enormi. Non esistono ragioni di urgenza e non serve parlare di temporaneità, è noto che le permanenze nei centri perdurano sempre ben oltre i 90 giorni auspicati su carta.

«Questo testo ancora una volta ci sorprende in negativo. I minori sono il futuro positivo dell’inclusione. Che scopo può avere abbassare il sistema di protezione che l’Italia ha faticosamente costituito in passato? Vanno creati più centri per minori. Basta parlare di emergenze. Mettere minorenni in centri per adulti vuol dire esporli a rischi enormi. Non conta se per 90 giorni, mai rispettati in passato, o per poche ore. I traumi e le violenze subite da questi ragazzi nel loro viaggio non permettono loro neanche minuti in centri sovraffollati e popolati da adulti», commenta Cesare Fermi, direttore dei progetti di Intersos in Italia. «Questo provvedimento contrasta con le convenzioni internazionali a difesa dei minori e della protezione del loro primario interesse. Ricordo che l’Italia è stata recentemente condannata dalla Corte europea per i diritti dell’Uomo per avere abusivamente trattenuto una minore in un centro per adulti. Le sentenze parlano chiaro».

29 settembre 2023