Accoglienza dei profughi, il sì di quasi 40 parrocchie

C’è tempo fino al 30 settembre per segnalare la disponibiltà alla Caritas diocesana. All’inizio di ottobre riunione di coordinamento in Vicariato

C’è tempo fino al 30 settembre per segnalare la disponibiltà alla Caritas diocesana. All’inizio di ottobre riunione di coordinamento in Vicariato

Sono già quasi 40 le comunità parrocchiali che hanno risposto sì all’appello lanciato da Papa Francesco all’inizio di settembre ad aprire le porte per l’accoglienza dei profughi e dei rifugiati, rivolto alle comunità cristiane di tutta Europa. Appello immediatamente rilanciato dal cardinale vicario Agostino Vallini e dal direttore della Caritas diocesana monsignor Enrico Feroci anche nell’incontro di apertura dell’anno pastorale con il clero, il 14 settembre scorso, che ha segnato di fatto la conclusione del Convegno ecclesiale diocesano iniziato nel mese di giugno con Francesco. Accanto alle parrocchie, hanno dato la disponibilità anche diversi istituti religiosi, insieme a singole famiglie.

Impegni prioritari di questo primo step, informano dalla Caritas, saranno «il censimento delle disponibilità per la prima accoglienza di chi arriva in Italia o per il reinserimento sociale di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento d’asilo politico e l’organizzazione di incontri di formazione sul tema dell’immigrazione». Vie per «rendere concreto il Giubileo della misericordia ormai alle porte», sottolineava incontrando il clero di Roma il cardinale Vallini. Referente dell’accoglienza sarà la Caritas diocesana, che farà da interfaccia con le istituzioni che avranno il compito di inviare i profughi. «Soprattutto eritrei, somali e afghani, come emerge dalla peculiare realtà di Roma e dell’Italia rispetto ad altri Paesi del Continente specificano dall’organismo diocesano -. In particolare, uomini o mamme con bambini».

Nel concreto, una volta indicata la disponibilità, i parroci saranno ricontattati al più presto da un responsabile Caritas che concorderà un sopralluogo «per poter valutare le diverse possibilità di accoglienza e le forme di sostegno e supporto messe a disposizione dalla Caritas». Tenendo conto delle indicazioni ricevute dalla Prefettura di Roma. Nei primi giorni di ottobre poi è prevista una riunione in Vicariato con tutti coloro che hanno aderito alla proposta di accoglienza. Per le parrocchie che non lo hanno ancora fatto, ricordano dalla Caritas, c’è ancora tempo: fino al 30 settembre.

Per informazioni e per segnalare la propria disponibilità: Caritas diocesana di Roma, piazza San Giovanni in Laterano 6/a, tel. 06.69886425, email: direzione@caritasroma.it.

22 settembre 2015