Acceso l’albero di Natale in piazza del Popolo

La cerimonia con il sindaco Gualtieri. Accese anche le luminarie di via del Corso: un cielo di luci lungo due chilometri, con 49 immagini di gocce d’acqua e piccoli globi luminosi

«La festa dell’8 dicembre ci avvicina al Natale che quest’anno è speciale perché coincide con l’apertura della Porta Santa. Grazie per la pazienza, abbiamo riempito la città di cantieri ma era necessario non solo per accogliere i pellegrini ma anche per rendere la citta più bella, più accogliente, più verde e più giusta». Il sindaco di Roma lo ha affermato ieri, 8 dicembre, durante la cerimonia di accensione dell’albero di Natale a piazza del Popolo e delle luminarie di via del Corso.

Insieme al primo cittadino, l’assessore capitolino all’Agricoltura e ambiente Sabrina Alfonsi, che si è detta «fiera e orgogliosa del lavoro del dipartimento Tutela ambientale e del Servizio giardini di Roma Capitale, che hanno curato tutto nei minimi dettagli, dall’arrivo da Cantù a Roma in piena notte con un trasporto eccezionale richiesto dalle dimensioni dell’albero, all’illuminazione e agli addobbi. L’abete, che si avviava a completare il suo ciclo vitale, da oggi si offre in tutto il suo splendore alla città e al Paese intero, nel Natale che si appresta ad accogliere il Giubileo ormai prossimo – ha sottolineato -. Quest’anno lo spettacolo dell’albero in piazza del Popolo si offre ai romani e ai turisti, che arriveranno a Roma da tutto il mondo per le festività, con una scenografia ancora più suggestiva e luminosa che farà tornare la Capitale al centro dell’attenzione internazionale».

Il progetto realizzato quest’anno, «con tecnologie a basso consumo, in grado ridurre al minimo l’emissione di CO2, illumina l’intera via del Corso con un cielo di luci lungo quasi due chilometri, costellato da 49 immagini di gocce d’acqua, simboli di una risorsa preziosa e universale, e da piccoli globi luminosi che, nell’anno del Giubileo, rappresentano l’unione di tutti i popoli del mondo che brilleranno insieme per trasformare queste installazioni in un messaggio di accoglienza e solidarietà», illustrano dal Campidoglio.

Uno spettacolo di architetture di luce, ormai una tradizione per la Capitale, che raggiunge tutti i municipi. La novità di quest’anno: una serie di immagini che saranno proiettate sulle facciate degli edifici più simbolici o rappresentativi dei quartieri fuori del centro storico. Il Gruppo Acea ha fatto della luce un importante strumento di comunicazione e di valorizzazione dello spazio urbano, nel centro storico come nelle periferie, per fare di Roma un esempio di città sostenibile, sia dal punto di vista della riqualificazione dei luoghi sia dal punto di vista del rispetto all’ambiente.

Presente in piazza, oltre alla madrina dell’evento Andrea Delogu, anche la presidente del Gruppo Ace Barbara Marinali, che ha spiegato che «non si tratta di semplici luci natalizie ma di vere installazioni artistiche, realizzate con tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale, che contribuiscono a valorizzare il patrimonio artistico della città e a riqualificare gli spazi urbani, nel centro storico come nelle periferie. Queste luci – ha sottolineato – raccontano tutta la città e rappresentano l’impegno di Acea, in nome dell’inclusione e della sostenibilità, e il suo profondo legame con la Capitale in cui è nata esattamente 115 anni fa».

9 dicembre 2024