Accanto agli anziani a luglio e ad agosto

L’impegno dei volontari di 6parrocchie nel progetto “Quartieri solidali” promosso dalla Caritas diocesana. Anche nei mesi in cui molti sono in ferie, attive le segreterie dell’assistenza domiciliare

Niente vacanze per i volontari di sei comunità parrocchiali. Hanno deciso di rimanere accanto agli anziani soli assistiti attraverso il progetto “Quartieri solidali” della Caritas di Roma, finanziato con i fondi 8xmille della Cei. A luglio e agosto, quando le città iniziano a svuotarsi per le ferie estive, per molti over 70 è vera emergenza e per questo le segreterie d’assistenza domiciliare saranno attive nelle parrocchie Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, Santa Maria Ausiliatrice al Tuscolano, Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi, San Luca Evangelista, al Prenestino–Labicano, San Pio V, nel quartiere Aurelio, e Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia.

Nato nel 2014 come progetto pastorale in tre parrocchie, “Quartieri solidali” coinvolge oggi anche le comunità di Sant’Ugo nel quartiere Serpentara e San Giuseppe a via Nomentana e da settembre partirà a San Saturnino, in zona Corso Trieste. Assiste complessivamente 285 anziani dai 70 anni in su. La comunità del Santissimo Sacramento con l’assistenza domiciliare leggera è quella che ha “adottato” più anziani, una trentina, mentre a Santa Bernadette, dove c’è anche la stanza “Insieme per”, luogo di incontro e socializzazione, vengono seguite una cinquantina di persone. Lo scopo di “Quartieri solidali”, nel quale è stato inglobato anche “Condomini solidali”, è quello di «consolidare le comunità parrocchiali fino a renderle protagoniste sul territorio e far comprendere che l’anziano è una risorsa da valorizzare», spiega Alessia Celentano, operatrice della Caritas di Roma e referente del progetto che viene approntato secondo le necessità dei vari quartieri. «Studiamo attività diverse in base al contesto che troviamo».

La diffidenza di molti anziani, restii a ospitare persone che non conoscono, ha portato i volontari di San Giuseppe a via Nomentana ad attivare solo un servizio di teleassistenza mentre a San Pio V si è partiti inizialmente con il telesoccorso per arrivare poi a un piano domiciliare. Gabriella Vocalelli, referente del progetto nella parrocchia Nostra Signora di Lourdes, riferisce di due assistiti che non gradiscono la presenza in casa di estranei. «Abbiamo dato loro il numero della segreteria e spesso ci contattano solo per chiacchierare. A volte li chiamo anche dal mio numero privato e mi raccontano le loro paure, angosce, i ricordi di gioventù. Hanno solo bisogno di essere ascoltati». Per questo i volontari hanno deciso di lasciare acceso il telefonino della segreteria anche a luglio e agosto e da settembre il servizio di assistenza telefonica sarà potenziato.

La formazione dei volontari, perlopiù neo pensionati, è permanente attraverso incontri mensili con gli operatori della Caritas. Si distingue la parrocchia salesiana Santa Maria Ausiliatrice, che coinvolge anche molti giovani, come Valentina, che partecipa al progetto da dicembre. «Parlando con gli anziani – spiega – abbiamo compreso che nei mesi estivi aumentano le loro difficoltà, pertanto ci siamo sentiti in dovere non solo di proseguire con l’assistenza domiciliare ma anche di aiutarli nelle piccole faccende. Li accompagniamo a fare la spesa, a sbrigare pratiche burocratiche o alle visite mediche».

Anche a Santa Bernadette Soubirous l’anziano è al centro della comunità. In “Quartieri solidali” sono stati inseriti anche la stanza di socializzazione e “Condomini solidali”. Le attività di laboratorio, le visite domiciliari, le feste di compleanno non vanno in vacanza, chiarisce Franca, che segue il progetto da quattro anni. «Giovedì 12 luglio abbiamo organizzato il “Barbecue dei Condomini solidali” – riferisce -. Festeggiamo insieme il Natale, l’arrivo delle stagioni, a giugno siamo stati a pranzo ad Anzio per celebrare la festa dell’amicizia e ogni due mesi la domenica festeggiamo i compleanni. Li rendiamo protagonisti della vita parrocchiale e vogliamo coinvolgere nel progetto anche i più giovani». Il pulmino della parrocchia poi accompagna gli anziani non autosufficienti ai laboratori allestiti nella stanza “Insieme per”, in cui gli ospiti stessi propongono attività in base ai loro interessi.

16 luglio 2018