Accademia Filarmonica Romana, inizia la 198ma stagione

Il programma, firmato dal nuovo direttore Andrea Lucchesini, vedrà grandi solisti, ensemble internazionali e giovani talenti alternarsi al Teatro Olimpico, Teatro Argentina e Sala Casella

Nonostante l’incertezza delle risorse economiche che ne ha ritardato l’inizio, la stagione numero 198 dell’Accademia Filarmonica Romana – firmata dal neodirettore Andrea Lucchesini – si presenta al pubblico della Capitale con un ricco programma in cui figurano grandi solisti, ensemble internazionali e giovani talenti che si alternano sul palco del Teatro Olimpico, Teatro Argentina e Sala Casella con oltre cinquanta appuntamenti tra musica, danza, teatro e letteratura. Ben dieci sono solo i concerti che, fino ad aprile, saranno ospitati all’Argentina, ente teatrale con il quale il sodalizio sembra essere ormai un punto fermo di ogni stagione. Qui il sipario si alzerà il 17 gennaio con l’Accademia Bizantina, fra le principali formazioni internazionali per il repertorio barocco, in una nuova lettura dell’“Arte della fuga” di Bach.

Diversi gli appuntamenti con la musica per quartetto: il primo (il 24 gennaio 2019) è con il Trio di Parma insieme a Simonide Braconi prima viola del Teatro alla Scala, con l’esecuzione di due “Quartetti con pianoforte” di Brahms alternati ad alcuni pezzi di György Kurtág. Il 31 gennaio il Quartetto d’archi della Scala sale sul palco dell’Argentina insieme a Fabrizio Meloni, primo clarinetto scaligero, per i “Quintetti” di Mozart (K 581) e di Brahms (op. 115) e, in un ideale confronto fra passato e presente, in programma anche “Variations Mozart” di Matteo D’Amico. Lo scrittore Sandro Cappelletto, in veste di voce narrante a fianco del giovane Quartetto Guadagnini, condurrà la platea nel mondo dei “Quartetti per archi” di Mozart (24 e 28 febbraio).

Quale omaggio alla grande scuola violoncellistica di Antonio Janigro, seguiranno tre appuntamenti: il recital solistico “Ba-Rock” (14 febbraio), viaggio nel mondo sonoro da Bach ai Nirvana per scoprire le potenzialità del violoncello; Enrico Dindo duetterà invece con Simone Rubino e le sue percussioni (4 aprile) mentre l’11 aprile toccherà a Mario Brunello, che farà dialogare il suo strumento ‒ un prezioso Maggini del 1600 ‒ con le voci del Coro del Friuli Venezia Giulia. La musica barocca sarà presente con un altro ensemble, Modo Antiquo, per il concerto-reading “L’affare Vivaldi” (7 marzo), avvincente racconto musicale sui manoscritti vivaldiani ritrovati. Il 28 marzo sarà la volta del violino di Sergej Krylov che insieme al pianista Itaman Golan presenta un programma dedicato alla “Sonate per violino e pianoforte” di Mozart (K 378), di Beethoven con la celebre “Kreutzer Sonata”, e alla “Fantasia D 934” di Schubert.

L’Olimpico sarà padrone di casa per il teatro musicale e il ballo con la IX edizione del Festival Internazionale della Danza che inaugura il 7 gennaio (repliche l’8 e il 9) con “Lo schiaccianoci” affidato al Classical Russian Ballet. Attesa per la multietnica Orchestra di Piazza Vittorio nel suo originale allestimento del “Don Giovanni” mozartiano (dal 9 al 18 novembre) – che la Filarmonica ha prodotto insieme a Festival Les Nuits de Fourvière di Lione e Teatro Bellini di Napoli – e per “Alice”, l’ultima creazione dei “Momix” che hanno scelto la Filarmonica Romana per presentare in prima mondiale (dal 20 febbraio al 3 marzo) il nuovo spettacolo di Moses Pendleton che reinventa le fantastiche avventure dell’eroina di Lewis Carroll.

La Sala Casella apre invece alla musica contemporanea e ai nuovi progetti formativi. In calendario, tra i tanti appuntamenti, la rassegna “Chopin e…”, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: dal 20 gennaio quattro concerti accosteranno la musica del compositore polacco a quella di altri eccelsi pianisti come Schumann, Liszt, Rachmaninov e Skrjabin. Dal 22 febbraio al 12 aprile andrà in scena la quarta edizione di “Assoli”, dedicata alla nuova musica. Anticipo di stagione con il concerto “Napolide” (20 dicembre), i cui protaginisti saranno Erri De Luca, voce narrante, e il quartetto Ánema: un viaggio attraverso le contraddizioni di Napoli e le sue musiche tradizionali rivisitate in modo inedito. Il sipario calerà infine il 19 maggio – presso i Giardini della Filarmonica – con lo stesso autore che ha inaugurato il cartellone: Bach, sul cui repertorio si cimenteranno giovani musicisti coordinati da Giovanni Bietti.

 

30 novembre 2018