Ac, Università Cattolica e Missionarie della Regalità in udienza dal Papa

Appuntamento il 22 aprile, a un anno dalla beatificazione di Armida Barelli. Attese in piazza San Pietro oltre 12mila persone delle tre realtà a cui è legata la sua opera

A un anno dalla beatificazione di Armida Barelli, il 30 aprile 2022 nel duomo di Milano, sabato 22 aprile Azione cattolica italiana, Università Cattolica del Sacro Cuore e Istituto Missionarie della Regalità si ritrovano in piazza San Pietro per partecipare all’udienza con Papa Francesco, preceduta, alle 10, da un momento di animazione. Al termine dell’udienza, alle 12.45, la Messa presieduta dal pontefice in piazza San Pietro. Attesa la partecipazione di 12mila persone appartenenti alle tre realtà alle quali è legata la sua opera, in arrivo da 130 diocesi. Con loro, 120 sacerdoti.

La festa per la “Sorella maggiore” – come Barelli è ricordata in Azione cattolica – inizierà con l’ingresso dei partecipanti in piazza San Pietro a partire dalle 8; dalle 10 al via l’animazione, condotta dai giornalisti di Tv2000 Antonella Ventre e Gennaro Ferrara, che sarà aperta da un video sulla cerimonia di beatificazione dello scorso anno, la cui ideale continuazione è rappresentata dall’udienza con Francesco, inizialmente prevista in Aula Paolo VI e poi spostata in piazza San Pietro per fare fronte al grande numero di adesioni. Le tappe dell’animazione, tra testimonianze e letture dagli scritti di Armida Barelli, tracceranno l’attualità della sua figura per la Chiesa ma anche per la società di oggi, insistendo sui temi della vocazione laicale, di una spiritualità in grado di tenere insieme fede e vita e di una scommessa su formazione e cultura in grado di rispondere alle sfide poste dai tempi presenti.

Seguirà un momento di preghiera, con la riflessione del vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che introdurrà l’arrivo del Papa, atteso per le 11.30. A salutare il pontefice, a nome delle tre realtà che hanno promosso l’evento, sarà Emanuela Gitto, vicepresidente per il settore Giovani dell’Azione cattolica italiana, che per questa speciale occasione indosserà i gioielli lasciati da Armida Barelli in eredità alla Gioventù femminile e alle responsabili di Ac che ne raccolgono il testimone nel tempo: una croce e una spilla d’oro con l’immagine dell’Immacolata. Al termine dell’incontro con il pontefice, sempre in piazza San Pietro, la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi superiori. Tutti gli eventi della mattinata saranno trasmessi da Vatican Media in diretta e in streaming su vaticannews.va; dalle 11.15, in diretta su TV2000.

Le tre realtà che saranno in piazza San Pietro il 22 aprile devono la loro fondazione all’intuito e all’instancabile attività apostolica di Armida Barelli. Nel 1918 la beata fonda, dapprima a Milano, su invito del cardinale Andrea Carlo Ferrari e poi in tutt’Italia per incarico di Benedetto XV, la Gioventù femminile di Azione cattolica che arrivò a contare oltre 1 milione di aderenti. Nel 1919, insieme a padre Agostino Gemelli, fonda l’Istituto delle Missionarie della Regalità, una nuova forma di consacrazione femminile, “nel mondo, ma non del mondo”. Nel 1921 viene inaugurata l’Università Cattolica del Sacro Cuore, grazie alla formidabile attività di collaborazione di Barelli con il fondatore, padre Agostino Gemelli, e al suo ruolo non solo di “cassiera” in grado di raccogliere le ingenti risorse necessarie all’ateneo dei cattolici sognato dal beato Giuseppe Toniolo. Lei, ricordava il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin nell’omelia della Messa per la prima memoria liturgica della beata, il 19 novembre scorso, «ha ricoperto molteplici ruoli e ha fatto molte cose nella sua vita: educatrice, fondatrice, amministratrice, dirigente, anche una sorta di influencer – diremmo oggi – in molte battaglie sociali e politiche, come quella per l’affermazione dei diritti delle donne e per lo sviluppo di migliori politiche per il lavoro e la formazione. È stata una donna cattolica che ha anticipato i tempi, in un tempo in cui ai laici era riconosciuto ben poco spazio anche nell’azione liturgica della Chiesa – le parole del porporato -; ha dato vita a iniziative che hanno anticipato il clima del Concilio Vaticano II».

20 aprile 2023