Ac al Paese: «Associazione popolare in cammino verso le periferie»

L’Azione cattolica chiude l’Assemblea nazionale con la promessa di «restare innervati nel cuore dei territori nella parabola complessa della storia»

L’Azione cattolica chiude l’Assemblea nazionale con la promessa di «restare pienamente innervati nel cuore dei territori nella parabola complessa della storia» 

Si è conclusa con un “Messaggio al Paese” l’Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica, svoltasi dal 28 aprile al primo maggio alla Domus Pacis, in cui si ribadisce che l’associazione, «con i suoi 150 anni di storia, è parte significativa della memoria collettiva del passato, vive i fermenti del presente, contribuisce a costruire il futuro del Paese». Al termine dell’Assemblea nazionale, l’associazione si è rivolta al Paese con una «promessa che impegna noi stessi – si legge nel testo finale -. La promessa di restare pienamente innervati nel cuore dei nostri territori, soprattutto nella vita concreta delle persone che camminano con noi in questa parabola complessa ma affascinante della storia».

«Voglio un’Azione cattolica tra la
gente, nella parrocchia, nella diocesi, nel Paese, nel quartiere, nella famiglia, nello studio e nel lavoro, nella campagna, negli ambiti propri della vita», ha detto Bergoglio all’Ac. «Con questo stile popolare desideriamo aiutare le nostre Chiese locali a prendere sul serio l’Evangelii gaudium, per tradurla in concreto in ciascun contesto». «Ci impegniamo per ricucire un’Italia lacerata da tante divisioni. Il nostro impegno è prima di tutto personale, verso tutte le donne e gli uomini del nostro tempo. Il nostro impegno si fa comunitario: vogliamo abitare i luoghi della vita sociale e civile del Paese, e per questo accogliamo l’invito dei vescovi italiani a esercitare il discernimento come “quel processo che porta a riconoscere il bene e induce a prendere parte, a non cercare il quieto vivere e il conforto dell’abitudine, a non essere spettatori ma corresponsabili del bene comune”».

Un pensiero conclusivo è rivolto
«ai fratelli e alle sorelle, agli adulti, ai giovani e ai bambini di ogni nazionalità e di ogni religione che ogni giorno rischiano la vita nel Mediterraneo». Tra gli adempimenti associativi, oltre al voto del Documento programmatico per il prossimo triennio, anche l’elezione dei componenti del nuovo Consiglio nazionale. Per il settore Adulti: Anna Maria Basile (diocesi di Andria), Nicola De Santis (Cosenza-Bisignano), Renato Meli (Ragusa), Paola Panzani Paola (Milano), Pierpaolo Triani (Piacenza-Bobbio), Lucio Turra (Vicenza), Maria Grazia Vergari (Otranto).

Per il settore Giovani: Luisa Alfarano
(Locri-Gerace), Gioele Anni (Lodi), Michele Azzoni (Venezia), Sara Falco (Nola), Sonia Rotatori (Senigallia), Michele Tridente (Tursi-Lagonegro), Sara Vielmi (Reggio Emilia-Guastalla). Per l’Azione cattolica dei ragazzi – Acr): Anna Maria Bongio (Como), Claudia D’Antoni (Cefalù), Emanuele Lovato Emanuele (Verona), Luca Marcelli (Ascoli Piceno), Matteo Sabato (Brindisi-Ostuni), Maria Rosaria Soldi (Napoli), Maurizio Tibaldi (Alba).

2 maggio 2017