Aborti al San Camillo, il disappunto di Scienza&Vita

Il presidente dell’associazione ha attaccato la Regione parlando di un «provvedimento illegittimo». All’ospedale un Cav gratuito proposto da Federvita

Il presidente dell’associazione ha attaccato la Regione parlando di un «provvedimento illegittimo». All’ospedale un Cav gratuito proposto da Federvita Lazio 

«Vivo disappunto e perplessità» sono i sentimenti espressi dall’associazione Scienza e Vita «di fronte all’iniziativa dell’Ospedale San Camillo che ha messo a bando due posti di dirigente medico da assegnarsi al settore del Day Hospitale e Day Surgery per l’applicazione della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza». Nel pomeriggio di ieri, giovedì 23 febbraio, è arrivato il commento del presidente Alberto Gambino che ha parlato di «probabili profili di illegittimità del provvedimento che si pone in radicale contrasto con il diritto di obiezione di coscienza».

«Non convince neanche la presunta “urgenza” di copertura del servizio d’Ivg, accampata dalla Regione Lazio a giustificazione dell’iniziativa, visto che le cifre ufficiali presentate qualche mese fa dal ministero della Salute mettono in evidenza la sufficienza del numero dei medici non obiettori per espletare tale servizio. C’è una parte della legge 194/78 ancora non sufficientemente attuata, questa è proprio la fase preventiva dell’aborto volontario, che d’altronde dovrebbe esprimere la ratio più autentica della stessa legge».

Da questo punto di vista, sempre nella giornata di ieri, la Federazione dei Movimenti per la vita, Case di accoglienza e centri di Aiuto alla vita del Lazio ha fatto sapere di rendersi disponibile per aprire gratuitamente uno sportello di ascolto e sostegno alla maternità proprio al San Camillo. In questo modo verrebbe attuata la prevenzione di cui parla l’articolo 2 della legge 194, nella parte in cui prevede che i consultori possono avvalersi della collaborazione di formazioni sociali di base e di associazioni di volontariato che possono aiutare la maternità anche dopo la nascita.

 

24 febbraio 2017