Porta santa di San Giovanni: abbattuto il muro

Con la cerimonia della Ricognizione, è stata recuperata la Capsa contenente i documenti dell’ultimo Giubileo e la chiave del portone di bronzo

Con la cerimonia della Ricognizione, è stata recuperata la Capsa contenente i documenti dell’ultimo Giubileo e la chiave del portone di bronzo

I colpi ben assestati di mazzetta e scalpello rimbombano tra le mura della basilica di San Giovanni in Laterano. Sono le 17.15 di lunedì 16 novembre quando la porta santa della cattedrale di Roma inizia a essere liberata dal muro di mattoni che dal 2000 ha tenuto sigillata la sua parte interna. Dopo la preghiera iniziale del cardinale Agostino Vallini, tocca agli operai dei servizi tecnici del Governatorato della Città del Vaticano abbattere il muro costruito al termine dell’Anno santo del 2000.

Ad assistere, accanto al cardinale Vallini, il Capitolo Lateranense, il maestro delle Celebrazioni liturgiche del Papa, monsignor Guido Marini e il presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella.
Erano presenti anche decine di fedeli e diversi turisti che, trovandosi a passare per una visita in basilica, per caso si sono imbattuti in un evento storico.

La porta santa di San Giovanni, infatti, è la prima a essere smurata in vista del Giubileo della misericordia. In seguito toccherà a quelle di San Pietro, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le mura. Una volta staccata la lapide con la grande croce, che campeggia sulla parte centrale della parete, gli operai hanno proceduto a recuperare la Capsa, la cassetta di zinco all’interno della quale, nel 2000, venne conservato il verbale certificante la chiusura della porta. Oltre ad esso, la cassetta di zinco conteneva anche la chiave della porta santa e 41 medaglie con lo stemma papale di Giovanni Paolo II: una d’oro coniata nel 2000, 23 d’argento come gli anni del pontificato di Wojtyla ai tempi dell’ultimo giubileo, e 17 in bronzo, una per ogni anno trascorso dal 1983, Giubileo della redenzione, al 2000.

Al termine della giornata, la porta è stata completamente liberata. Una volta ripetuto il rito anche nelle altre basiliche romane, tutto il materiale contenuto nelle cassette di zinco verrà consegnato a Papa Francesco. Il pontefice aprirà la porta santa di San Giovanni il prossimo 13 dicembre, 592 anni dopo il suo predecessore, Papa Martino V che per la prima volta nella storia degli anni giubilari, nel 1423, aprì la porta santa della cattedrale di Roma. Nella Basilica Vaticana, invece, l’apertura della porta santa è attestata per la prima volta nel Natale del 1499.

In quella occasione Papa Alessandro VI volle infatti che la porta venisse aperta non solamente a San Giovanni in Laterano, ma anche nelle altre basiliche romane: San Pietro, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.

La basilica lateranense sarà, per la diocesi, il cuore del Giubileo. Durante l’anno santo, due volte al giorno, alle 10 e alle 17.30, sarà prevista la celebrazione giubilare. Il Consiglio episcopale diocesano presiederà alcune delle più importanti celebrazioni dell’anno giubilare, l’arcivescovo vicegerente presiederà i riti delle stazioni quaresimali. In basilica è stato attivato un servizio di prenotazioni on line per riti penitenziali e celebrazione dell’Eucaristia (basilica@laterano.va).

17 novembre 2015