A Torre Spaccata un ambulatorio per minori non accompagnati

Si tratta di Intersos24. Sarà un luogo aperto per il quartiere e per tutta la città in grado di ospitare fino a 60 ragazzi. Fruibile anche dai romani in difficoltà

L’organizzazione umanitaria Intersos lancia la campagna di raccolta fondi “Sogno la fine di un viaggio da incubo” per realizzare in via di Torre Spaccata 157, periferia est di Roma, “Intersos24”, un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Fino al 15 ottobre sarà possibile contribuire attraverso un sms o una telefonata da rete fissa al 45525.

La struttura sarà in grado di ospitare fino a 60 ragazzi, sarà aperta 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno e avrà al suo interno un ambulatorio medico fruibile anche dai romani in difficoltà in modo da contribuire ad una vera integrazione. Nell’ambulatorio saranno presenti specialisti in ginecologia, pediatria e malattie infettive, che effettueranno sia prestazioni inerenti alla propria specializzazione clinica che assistenza medica di base e orientamento ai servizi sociosanitari.

Cesare Fermi, responsabile del programma
Migrazioni di Intersos, ha spiegato che la struttura «sarà aperta per il quartiere e per tutta la città di Roma. Uno spazio dove ogni giorno sarà possibile toccare con mano l’integrazione. Obiettivo del progetto è quello di dare vita ad un modello riproducibile di servizio socio-sanitario, che non si sostituisca al servizio sanitario pubblico, ma che anzi lo supporti e lo integri, al fine di creare un reale valore positivo e un vantaggio per la struttura sociale che lo accoglie e che possa incidere positivamente sulle politiche pubbliche stesse».

Di giorno sarà offerta assistenza medica
di base e saranno attivi gli sportelli per l’informazione e l’orientamento ai servizi, quello informativo legale e quello di supporto psicologico. Saranno inoltre allestiti laboratori di partecipazione attiva all’inserimento in percorsi formativi/lavorativi. Le attività di accoglienza notturna comprenderanno invece la cena, un posto letto, docce, servizio di lavanderia, la colazione.

Ad affiancare le attività del Centro ci sarà un servizio di Unità di Strada, attivato da Intersos già dal novembre 2016, volto al monitoraggio del territorio, alla promozione del servizio, all’individuazione dei casi più vulnerabili.

«Intersos24 sarà il luogo dell’ascolto, del racconto della propria storia, dei propri sogni, ed anche della richiesta di aiuto, per ricevere informazioni e orientamento» ha affermato Valentina Murino, Child Protection Specialist di Intersos. Con l’apertura di questa nuova struttura chiude il centro “A28” che dal 2011 a oggi ha ospitato oltre 4mila minori stranieri non accompagnati. «A28 ha rappresentato uno spazio dove migliaia di ragazzi hanno trovato un letto pulito, un pasto sano, un ambiente familiare e rassicurante, l’attenzione di mediatori culturali qualificati» ha concluso Fermi.

 

15 settembre 2017