A Sant’Ignazio iniziative per Giovanni Berchmans

Una Messa col preposito generale Sosa Abascal e un incontro a 400 anni dalla morte del gesuita. Il rettore padre D’Adamo: «Un santo davvero attuale»

La chiesa di Sant’Ignazio di Loyola propone nei prossimi giorni due iniziative per il 400° anniversario della morte di san Giovanni Berchmans, gesuita di origine belga. Sono inserite in «un anno di cammino spirituale dedicato a questo giovane santo decisamente poco conosciuto, specie in Italia, probabilmente anche a motivo di un’agiografia tradizionalista, devozionale, retaggio di un passato che lo ha rappresentato come un religioso volontarista, rigoroso nell’ascetismo, dedito più al rispetto delle regole che ad incarnare lo spirito evangelico, l’unione con Dio secondo la pedagogia degli esercizi spirituali di sant’Ignazio». A parlarne è padre Vincenzo D’Adamo, gesuita, rettore della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio.

Venerdì 26 novembre, alle 18, il preposito generale dei gesuiti, padre Arturo Sosa Abascal, presiederà la Messa nella memoria liturgica di san Giovanni Berchmans. Sabato 27, alle 16.30, si terrà un incontro sul tema “Qui ed ora essere santi. Sulle tracce di Giovanni Berchmans”, con i gesuiti Miguel Coll ed Emilio Gonzalez Magaña.

«L’anniversario – sottolinea padre D’Adamo – è il tempo propizio per comprendere meglio e più a fondo l’esperienza di questo giovanissimo testimone della fede, morto a 22 anni, al termine degli studi filosofici compiuti in modo brillante nel Collegio Romano. Sognava di far parte di quel movimento di evangelizzazione dei popoli che aveva nella figura di Francesco Saverio e di Matteo Ricci i modelli di riferimento. Mentre la sua santità si è espressa nelle piccole cose della vita quotidiana. Berchmans ha saputo integrare serietà di vita spirituale e amore per la conoscenza, studio e preghiera, servizio comunitario ai confratelli più giovani e apostolato con la catechesi ai bambini e nel servizio della carità. È un santo davvero attuale – conclude -, da riscoprire, che ha molto da dire ai giovani di oggi».

24 novembre 2021