A San Giulio nuova chiesa con il Papa

Dopo tre anni la comunità lascia la tensostruttura allestita in oratorio a causa del cedimento del tetto. Il 7 aprile la visita di Francesco alla parrocchia e la dedicazione dell'altare

Domenica 7 aprile Papa Francesco dedica l’altare nella chiesa di San Giulio, a Monteverde. Dopo tre anni la comunità lascia la tensostruttura allestita in oratorio a causa del cedimento del tetto e torna a celebrare nella chiesa completamente ristrutturata. A dedicare l’altare sarà il pontefice, in occasione di una nuova visita pastorale in una parrocchia della sua diocesi. «Sono stati anni difficili – spiega il parroco padre Dario Frattini -. Sono stanco ma felice perché la comunità è rimasta unita, viva e ha collaborato alacremente a tante iniziative per raccogliere i fondi da investire per la ricostruzione della chiesa, prima fra tutte il presepe vivente allestito per due anni a Porta Asinaria».

A pochi giorni dalla visita in via Francesco Maidalchini c’è grande fermento per gli ultimi lavori di rifinitura e per le grandi pulizie. Papa Francesco varcherà la soglia di San Giulio, affidata ai Canonici regolari dell’Immacolata Concezione, intorno alle 15.45 e sarà accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis, dal vescovo ausiliare del settore Ovest Paolo Selvadagi e dal parroco. Come di consueto il pontefice incontrerà prima alcune realtà parrocchiali. Dialogherà con i bambini e i giovani, abbraccerà i malati e gli anziani e poi confesserà alcuni fedeli. Durante la Messa sarà dedicato l’altare, nel quale verranno poste le reliquie di san Giovanni Bosco, di santa Margherita Maria Alacoque e di santa Maria Goretti.

«Finalmente torniamo nella nostra chiesa – aggiunge il parroco che da 13 anni guida una comunità di dodicimila fedeli -. Nella tensostruttura i disagi sono stati molti. Abbiamo patito il caldo d’estate e il freddo d’inverno, le celebrazioni sono state talvolta disturbate dai rumori del traffico. Oggi grazie alla proficua collaborazione con il Vicariato abbiamo una nuova chiesa e mai mi sarei aspettato che la prima Messa sarebbe stata celebrata da Papa Francesco», al quale il sacerdote si dice legato in modo particolare perché accomunati dal desiderio di «una Chiesa povera per i poveri». Anche per questo la comunità ha deciso di fare al Papa un dono particolare: «Gli regaleremo in modo simbolico le offerte raccolte durante le quattro domeniche di Quaresima che hanno preceduto la visita, da destinare all’iniziativa della Caritas diocesana “Come in cielo così in strada”, a sostegno dei senza dimora».

San Giulio è una delle parrocchie che dal 19 dicembre scorso ha ospitato quattro senza dimora aiutando la Caritas diocesana a gestire l’emergenza freddo. Con la distribuzione di pacchi viveri e capi di abbigliamento, i volontari sostengono una trentina di famiglie del quartiere. I gruppi “Amicizia” e “Abbracci” si dedicano invece agli anziani soli. Il progetto “Officina della Solidarietà” intende invece offrire un sostegno psicologico ed assistenziale ai malati oncologici e alle loro famiglie e laboratori per i giovani con varie forme di disagio.

3 aprile 2019