A San Gaetano, “Genitori in viaggio” verso un nuovo rapporto con i figli

L’iniziativa di formazione offerta dall’Azione cattolica della parrocchia alle mamme e ai papà di bambini e ragazzi: 6 incontri online, con una counselor

Nell’Anno della famiglia, la parrocchia di San Gaetano scende in campo con un’iniziativa di formazione tutta dedicata ai genitori, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione in famiglia, «soprattutto con i figli adolescenti». Un’iniziativa promossa dall’Azione cattolica parrocchiale, in accordo con il parroco padre Umberto Micillo, avviata nel mese di febbraio, che si concluderà ad aprile: 6 incontri – tutti online, a motivo delle norme di contenimento del coronavirus -, guidati da una counselor, Maura Laurenti, per offrire alle mamme e ai papà un’occasione di incontro e riflessione sul rapporto con i propri figli.

«Quanto spesso – domanda Laurenti – capita di pensare che crescere insieme ai nostri figli sia una cosa bellissima ma anche una grande sfida? Che ad ogni nuova tappa della loro vita, dalla loro prima poppata a quando lasciano la nostra casa per andare a vivere da soli e anche oltre,  corrispondono cambiamenti che ci mettono davanti alla gioia di nuove conquiste ma anche alla necessità di adattarci a bisogni nuovi, a un diverso modo di comunicare, al saper lasciar andare cose e abitudini già note per affrontare territori ancora sconosciuti?». E anche quando quella tappa è già stata vissuta con un altro figlio, aggiunge, «affrontarla di nuovo con un altro ci porta in realtà a dover fare un viaggio diverso, perché ogni figlio (e quindi ogni percorso) è unico».

Di fronte a tutto questo, è l’analisi della counselor, «possiamo trovarci a provare nello stesso identico momento un miscuglio disorientante di gioia, dolore, preoccupazione, speranza, fierezza, incertezza, paura. Ed è anche probabile che ci capiti di pensare cose come “Ma perché fino a ieri era così facile parlare con lui, parlare con lei, e invece adesso sembra che parliamo due lingue diverse?” oppure “Non capisco perché non mi racconta più niente, e quando provo a parlarci finiamo sempre a litigare” o magari “Non mi dà mai retta, vuole fare sempre di testa sua, e allora come faccio a proteggerlo da tutti i rischi che vedo intorno?”».

È nato da questi presupposti il progetto “Genitori in viaggio: uno spazio per ascoltare, uno spazio per comunicare”. «Il primo incontro ci ha permesso di metterci in ascolto di noi stessi: abbiamo esplorato quali emozioni proviamo di fronte al crescere e al cambiare dei nostri figli, quali sono le paure e le speranze che ci accompagnano in questo viaggio e quali le risorse che possono aiutare noi e loro ad arrivare a destinazione non solo “sani e salvi” ma uniti da un rapporto ancora più bello, più ricco e più pieno», riferisce ancora Laurenti. Negli incontri seguenti «abbiamo cominciato a esplorare insieme la comunicazione empatica e come può aiutarci a parlare con i nostri figli in una maniera più efficace e più collaborativa di quella che siamo stati abituati a usare, lavorando sia sul nostro modo di esprimerci con loro che sul nostro modo di ascoltarli». Mettendo insieme esperienze, scoperte, difficoltà e successi e sostenendosi a vicenda nell’affrontare la sfida, «appassionante e impegnativa», di essere genitori.

25 marzo 2021