A San Bartolomeo all’Isola il Memoriale dei nuovi martiri del XX e XXI secolo

Inaugurazione con De Donatis. «Mai nella storia della Chiesa abbiamo avuto un numero così grande di perseguitati a causa del Vangelo». La sala dedicata ai perseguitati dal comunismo. Riccardi (Sant’Egidio): «Nel territorio sovietico hanno dato la vita circa 300 vescovi»

La prima sala del Memoriale dei nuovi martiri del XX e XXI secolo è riservata a coloro che hanno testimoniato il Vangelo con la vita in Medio Oriente. Nelle teche la stola di don Andrea Santoro e di Ragheed Ghanni, la mitra del vescovo Luigi Padovese, la tonaca dell’arcivescovo Faraj Rahho. Decine di altre reliquie, come la stola di padre Pino Puglisi, la casula dell’arcivescovo salvadoregno Oscar Arnulfo Romero, la cazzuola di Charles de Foucauld, sono conservate nelle sale dedicate ai martiri in Europa, nelle Americhe, in Africa, a quelli delle persecuzioni nazista e comunista. Il nuovo spazio espositivo è stato inaugurato ieri sera, 23 marzo, nella cripta medievale della basilica di San Bartolomeo all’Isola, affidata alla Comunità di Sant’Egidio e dal 2000 divenuta memoriale dei nuovi martiri per volontà di Papa san Giovanni Paolo II.

Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha parlato di un’inaugurazione «dal sapore spirituale dolce e amaro». Dolce se si pensa «all’esemplarità della vita dei martiri il cui culto è stato importante fin dai primi secoli». Amaro perché «purtroppo il martirio è tornato di attualità nella vita della Chiesa. In luoghi di conflitti e di intolleranza religiosa – ha detto -, i cristiani sono oggetto di violenze e spesso la loro testimonianza arriva fino al dono della vita. Mai nella storia della Chiesa abbiamo avuto un numero così grande di perseguitati a causa del Vangelo». Per il porporato, i cristiani che possono professare liberamente la propria fede hanno «un debito di riconoscenza» nei confronti dei martiri «per l’esempio e la forza della loro fede».

Nella sala dedicata ai perseguitati dal comunismo sono ricordati i martiri uccisi durante i 74 anni di potere sovietico. «Oggi si discute legittimamente del ruolo del patriarcato di Mosca nelle vicende dell’aggressione russa all’Ucraina ma non possiamo dimenticare che la Chiesa russa è una Chiesa di martiri», ha sottolineato Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ricordando che in Russia – inteso come territorio sovietico comprensivo dell’Ucraina – per il Vangelo hanno dato la vita circa 300 vescovi, «per non parlare del grande numero di preti, laici, diaconi, monaci e monache. Si calcola che i martiri in Unione sovietica siano un milione e mezzo».

L’inaugurazione del Memoriale è un tassello che si aggiunge a un processo iniziato oltre vent’anni fa, quando la basilica, ha ricordato il rettore don Angelo Romano, ospitò la Commissione dei nuovi martiri istituita da Giovanni Paolo II per il Giubileo e che il 7 maggio 2000 portò alla preghiera ecumenica per i testimoni della fede del secolo XX al Colosseo. In vista del Giubileo del 2025, e per completare il lavoro fatto nel 2000, monsignor Fabio Fabene, segretario del dicastero delle Cause dei santi, ha annunciato che «si sta costituendo una Commissione con lo scopo di raccogliere i nomi e le testimonianze dei martiri del XXI secolo». Il martirio, ha aggiunto, «è il segno dell’amore più grande che spinge la persona a donare liberamente la propria vita per rimanere fedele a Cristo e al suo Vangelo».

Inaugurazione Memoriale nuovi martiri, Angelo De Donatis, Fabrizio Gallo, Marco Impagliazzo, Blaise Cupich, san Bartolomeo all'isola, 23 marzo 2023
Angelo De Donatis, Fabrizio Gallo, Marco Impagliazzo, Blaise Cupich


Fabrizio Gallo, direttore
del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno, parlando della cura degli edifici di culto ha spiegato che «questa è una stagione straordinaria perché lo Stato attraverso il Pnrr sta investendo risorse mai investite prima nel restauro degli edifici di culto». Questo porterà «sicuramente a una migliore vivibilità dell’attività religiosa e a una migliore fruibilità dello straordinario patrimonio religioso, culturale, civile e umano». Ha inoltre annunciato che anche la basilica di San Bartolomeo all’Isola «sarà oggetto di interventi importanti» e lavori di restauro saranno eseguiti anche in altre chiese di Roma.

Il cardinale Blaise Cupich, arcivescovo di Chicago e titolare della basilica, si è detto «onorato» della presenza della reliquia di Stanley Francis Rother, sacerdote missionario statunitense ucciso il 28 luglio 1981 e beatificato nel 2017, «primo martire statunitense e primo sacerdote nato negli Stati Uniti a essere beatificato. I martiri rivelano l’unità dell’umanità e hanno il potere di ricostruire la fraternità tra tutti i popoli», ha concluso il porporato, la cui arcidiocesi ha contribuito finanziariamente alla realizzazione del Memoriale.

24 marzo 2023