A Palidoro nasce La Casa di Manu, per i piccoli ricoverati
La nuova struttura di accoglienza del Bambino Gesù realizzata con la fondazione Emanuela Panetti, per le famiglie con criticità economica
La nuova struttura di accoglienza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù realizzata con la fondazione Emanuela Panetti, per le famiglie con criticità economica
Si trova in zona Torrimpietra, più precisamente in via Lorio 37, la nuova casa famiglia per i piccoli pazienti del Bambino Gesù di Palidoro e per le loro famiglie, realizzata in collaborazione con la fondazione Emanuela Panetti. È La Casa di Manu: 3 stanze, per un massimo di 7 posti letto complessivi, due servizi e una sala ricreativa con angolo cottura, per garantire accoglienza a bambini e famiglie con criticità economica.
A spiegarlo è Lucia Celesti, responsabile dell’Accoglienza e Servizi per la famiglia del Bambino Gesù. «L’apertura di questa nuova casa – afferma – intercetta la domanda di alloggi che negli ultimi tempi è diventata sempre più crescente. Una tendenza dovuta all’aumento della complessità delle patologie curate presso l’ospedale e al maggior numero di ricoveri in Day Hospital».
Proprio per questo, l’assistenza alloggiativa delle famiglie provenienti da fuori città e coinvolte in lunghe degenze è una delle attività principali del Servizio Accoglienza dell’ospedale. In tutto, sono circa 20 le strutture attualmente collegate al Bambino Gesù, in cui vengono accolte ogni anno oltre 3.500 famiglie, per un totale di quasi 100mila notti offerte gratuitamente o a prezzi simbolici. Arrivano da fuori regione infatti circa 30 su 100 dei bambini ricoverati al Bambino Gesù; il 13% invece è di nazionalità straniera.
Dal 2010 collabora a questo impegno di accoglienza dell’ospedale pediatrico anche la fondazione Emanuela Panetti, che svolge servizi di assistenza rivolti a bambini ricoverati in strutture sanitarie e ai loro genitori. Opera nell’assistenza sociale delle persone anziane e finanzia terapie domiciliari in favore di bambini appartenenti a famiglie bisognose. All’estero la fondazione opera nei Paesi in via di sviluppo curando in particolar modo l’istruzione dei bambini e l’integrazione socio-culturale delle popolazioni. Grazie a una rete di 30 volontari, da 7 anni collabora con il Bambino Gesù nelle strutture di Roma, Palidoro e Santa Marinella.
10 marzo 2017