A Mosul 9.700 bambini hanno urgente bisogno di assistenza

L’allarme dell’Unicef, che raccoglie le famiglie nei centri di controllo. I vaccini per i piccoli contro polio e morbillo. Per tutti, acqua e servizi igienico sanitari

L’allarme dell’Unicef, che raccoglie le famiglie nei centri di controllo. I vaccini per i piccoli contro polio e morbillo. Per tutti, acqua e servizi igienico sanitari

Sono 9.700 i bambini sfollati da Mosul e hanno urgente bisogno di assistenza. È l’allarme che lancia l’Unicef, impegnata nell’accoglienza degli oltre 20mila sfollati dalla seconda città irachena trasformata dai miliziani del Daesh nel loro quartier generale, sistemati nei centri di controllo. «Ho incontrato madri e figli che erano molto sollevati per esserne usciti vivi; è chiaro che hanno vissuto in condizioni terribili per molto tempo», riferisce Pernille Ironside, responsabile dell’Unicef per le operazioni di soccorso in Iraq, di ritorno da una missione presso un centro di controllo a Nargizlia.

Al loro arrivo le famiglie ricevono acqua pulita da bere e cibo, compresi supplementi nutrizionali per i bambini. I piccoli tra i 6 mesi e i 15 anni vengono subito vaccinati contro polio e morbillo da una squadra del governo composta da 4 persone, supportata dall’Unicef. Per molti, evidenziano dall’agenzia Onu, «era la prima vaccinazione da due anni». Nei centri di controllo le famiglie sfollate passano circa mezza giornata proprio per controllare le condizioni di salute di ogni componente; quindi avviene il trasferimento nei campi di emergenza, dove viene loro assegnato un rifugio, con acqua, docce e servizi igienico sanitari puliti e accessibili. Particolare attenzione viene riservata al problema della malnutrizione dei bambini, che ricevono controlli specifici e, se necessario, cure.

Nel mese di ottobre, l’Unicef ha distribuito bottiglie di acqua e servizi igienico sanitari per oltre 1.500 famiglie e vaccinato i bambini contro la polio in 2 comunità riconquistate.

4 novembre 2016