A Gerusalemme il Capitolo dei frati Minori della Custodia

43 frati da Israele e Palestina, Giordania e Libano, Siria, Egitto, Cipro e Rodi, Stati Uniti, Argentina e Italia, riuniti fino al 15 luglio su “Gesù disse: Non temere, soltanto abbi fede”

Vengono da Israele e Palestina, Giordania e Libano, Siria, Egitto, Cipro e Rodi, Stati Uniti, Argentina e Italia i 43 frati Minori della Custodia di Terra Santa riuniti a Gerusalemme del 4 al 15 luglio per il Capitolo custodiale. Il tema: “Gesù disse: Non temere, soltanto abbi fede” (Mc 5,36). Nelle parole del custode padre Francesco Patton, «il Capitolo è, per dirla con una parola oggi un po’ alla moda, un’esperienza di sinodalità ed è un radunarsi dei frati periodico, ogni tre anni, per verificare insieme come sta andando la nostra vita di frati Minori nella Custodia di Terra Santa e poi anche per discernere e decidere alcune linee che ci servono per i prossimi tre anni».

Le direttrici di un Capitolo, spiega ancora Patton, sono «l’ascolto reciproco, che deve essere sempre illuminato dalla Parola di Dio e dall’azione dello Spirito e dal desiderio di attualizzare in continuazione il nostro carisma, la regola, la forma di vita che San Francesco ci ha lasciato, che è quella di vivere secondo il Vangelo. E quando ci sono questi elementi possiamo affrontare le situazioni, i problemi, le sfide che abbiamo davanti per il presente e per il futuro». Per il presidente del Capitolo custodiale padre Julio César Bunader, «la Custodia è una realtà internazionale, interculturale. La realtà di tutti i frati della Custodia si presenta con un volto vario, con molte realtà diverse. Trovarsi in Capitolo per noi è molto più significativo nel senso di responsabilità e corresponsabilità fraterna per portare avanti una missione. La missione prima di tutto è essere frati Minori, trovarci insieme per fare discernimento e rilanciare di nuovo la nostra realtà».

Dopo un giorno iniziale di ritiro, nel Convento di San Salvatore, i capitolari hanno ascoltato la relazione del visitatore generale sui 6 anni appena trascorsi, quindi quella del padre custode sull’ultimo triennio. Ancora, è stato presentato loro il bilancio dell’economia custodiale, insieme all’attività dell’Economato, con i progetti realizzati nel triennio appena trascorso. Successivamente è stato presentato l’Instrumentum laboris, che «raccoglie la voce e il sentire dei Capitoli locali e zonali celebrati nella Custodia nell’ultimo triennio».

8 luglio 2022