“Essere comunità per ricucire il Paese”: la proposta dell’Ac

Il 10 settembre l’appuntamento di fine estate con la V edizione delle Conversazioni a Spello, dedicata ai temi caldi del dibattito politico. Ospiti: la politologa Djebbi e il corrispondente Sir Borsa

Aiutare le persone «ad affrontare il passaggio delle elezioni politiche del 25 settembre con responsabilità, senso critico e in maniera informata», contribuendo a «elaborare un riflessione di metodo su come possiamo impegnarci per ricucire il Paese». Nelle parole del presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano, è questo l’obiettivo della V edizione delle Conversazioni a Spello (Perugia),  promosse alla fine dell’estate dalla presidenza nazionale di Ac, in programma per sabato 10 settembre a Casa San Girolamo. Un’occasione di dialogo e di confronto, sul tema “Essere comunità per ricucire il Paese”.

L’appuntamento è per le 17.30, con un momento iniziale di preghiera sulla tomba di Carlo Carretto, che fu presidente dei giovani dell’Azione cattolica dal 1946 al 1952, per poi divenire un “piccolo fratello” di Charles de Foucauld, che a Casa San Girolamo visse fino alla morte e dove oggi è sepolto. Alle 18, quindi, l’apertura del dialogo che vedrà tra gli ospiti Sihem Djebbi, politologa franco-tunisina, musulmana, specializzata in cooperazione internazionale, nei processi di stabilizzazione e pacificazione, in Islam e dialogo interreligioso e interculturale; attualmente insegna all’Istituto di Studi Politici di Parigi, l’Università Sorbona-Parigi 13 e alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (sezione San Luigi). Con lei interverranno anche Gianni Borsa, giornalista, corrispondente da Bruxelles per l’agenzia di stampa Sir, direttore del mensile “Popoli e Missione” e della rivista storica “Impegno” della Fondazione Don Primo Mazzolari; e lo stesso Giuseppe Notarstefano, che oltre a guidare l’Azione cattolica nazionale è economista, ricercatore di Statistica economica e docente di Econometria all’Università Lumsa. È stato anche componente del Consiglio scientifico organizzativo delle Settimane Sociali dei Cattolici e ha collaborato al gruppo esperti dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro.

Tra i nodi su cui si svilupperà la discussione, anticipano dall’Azione cattolica, «lo scenario politico italiano a pochi giorni dal voto e le spaccature che hanno caratterizzato la campagna elettorale sin dalla sua apertura ma anche il ruolo delle associazioni come “corpi intermedi” e la loro prospettiva di funzione per tenere insieme un Paese che appare sempre più diviso». Ancora, si parlerà della «libertà di espressione come fondamento della nostra democrazia», interrogandosi su «come da credenti possiamo contribuire a “ripulire” il dibattito pubblico e quale supporto possiamo dare a un processo di pacificazione sociale». In sintesi, «da elettori, a quale responsabilità siamo chiamati? Come associazione cattolica – e insieme ad altre associazioni – quali responsabilità abbiamo?», è l’interrogativo che muove la presidenza nazionale di Ac.

6 settembre 2022