Contro il caldo, il decalogo dei medici

La Società italiana di Medicina interna propone “eState in salute!”: una serie di misure di prevenzione da adottare, per limitare gli effetti della nuova ondata di calore in arrivo. Il primo: «Idratarsi a sufficienza»

Si chiama “eState in salute!” il decalogo diffuso dalla Società italiana di Medicina interna (Simi), alla vigilia della nuova ondata di calore che potrebbe durare anche fino alla fine di agosto: una serie di misure di prevenzione da adottare per limitare gli effetti di “un caldo anomalo e perdurante che potrebbe avere ripercussioni importanti anche sulla salute, in particolare su quella dei più fragili: degli anziani, dei bambini e delle persone affette da condizioni croniche».

La prima indicazione è quella di «idratarsi a sufficienza, bevendo con regolarità durante tutto il giorno (sorseggiando acqua, tè o tisane fredde, succhi di frutta e centrifughe fresche) e consumando cibi ricchi di acqua: frutta, verdura, latte, yogurt», suggerisce il presidente Simi Giorgio Sesti. Ancora, è utile «moderare il consumo di alimenti ricchi di grassi e i pasti troppo ricchi che “sequestrano” il flusso sanguigno a livello dell’apparato digestivo aumentando il rischio di ipotensione e di malessere». Indicazioni anche relativamente all’attività fisica, da evitare «all’aperto nelle ore più calde» ma anche al chiuso se «in ambienti non ventilati o privi di aria condizionata». I medici consigliano, ancora, di «evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata per prevenire non solo eritemi solari ma anche ipotensione da vasodilatazione», così come di «indossare abiti leggeri, di colore chiaro, traspiranti e di fibre naturali (lino, cotone, viscosa)».

Un’attenzione particolare è riservata agli anziani: «Per evitare di disidratarsi devono bere senza aspettare lo stimolo della sete, che spesso è “difettoso” a quest’età», chiarisce Sesti. Anche le persone con ipertensione arteriosa in trattamento farmacologico è bene che prima di partire per le vacanze concordino con il medico «un adeguamento delle dosi e della tipologia dei farmaci anti-ipertensivi, in particolare dei diuretici, nelle settimane di maggior caldo». Un’attenzione a evitare la disidratazione deve essere messa in campo dalle persone con problemi renali, con diabete, che soffrono di emicrania. Anche chi è affetto da malattie autoimmuni, «come il lupus in particolare o l’artrite reumatoide», deve «evitare l’esposizione diretta al sole che può causare riacutizzazioni della malattia», afferma ancora il presidente Simi. Le estati calde, aggiunge, «non sono amiche di chi è affetto da una patologia respiratoria, soprattutto asma, Bpco (bronchite cronica ostruttiva) e fibrosi polmonare». Di qui l’indicazione di «restare al chiuso e proteggersi con una mascherina se l’aria diventa un pericolo per l’inquinamento, i pollini o il fumo degli incendi». Attenzione, infine, a «conservare gli inalatori in luogo fresco: se al caldo – avverte -, potrebbero dispensare una quantità inferiore di farmaco».

14 luglio 2022