La gratitudine di Shevchuk al Papa: «Non è possibile abituarsi alla guerra»

Il videomessaggio del capo della Chiesa greco-cattolica ucraina e il commento dell’appello di Francesco all’Angelus del 12 giugno. «Pesanti combattimenti lungo l’intera linea del fronte»

Nel videomessaggio diffuso ieri, 13 giugno, da Kiev, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, rivolge anzitutto un grazie «particolare» a Papa Francesco per aver rivolto domenica scorsa «un appello alle coscienze delle persone di tutto il mondo a “non abituarsi alla guerra!”. Non è possibile abituarsi alla guerra – afferma -. Perché tale assuefazione porta a tacere su dei crimini di guerra, e l’assuefazione uccide. Oggi sappiamo che le notizie sulla guerra in Ucraina smettono di essere notizie e scompaiono dalle colonne dei giornali e da altri media».

In riferimento al confronto sul campo tra Russia e Ucraina, il presule riferisce che «di nuovo, questa notte tutto l’Est della nostra patria era in fiamme. Ci sono pesanti combattimenti lungo l’intera linea del fronte. La più difficile, come anche nei giorni precedenti, è la situazione nella regione di Lugansk. Il nemico manda le rimanenze di tutte le sue forze nella regione ucraina di Lugansk per ottenere almeno una vittoria apparente. Grazie al coraggio dei figli e delle figlie dell’Ucraina – osserva -, al 110° giorno di questa guerra il nemico non ha raggiunto nessuno di obiettivi che si era prefissato. Ma il cuore soffre soprattutto per le vite umane perdute, per le donne civili uccise senza motivo, per i bambini che patiscono così tanto a causa di questa aggressione russa, dovendo sopportare la crudeltà, la non umanità, e soffrono per la guerra che semina e porta la morte».

Da ultimo, un messaggio che «il mondo intero deve sentire: l’Ucraina resiste, l’Ucraina combatte!». Non solo: «Ricevendo la grazia dello Spirito Santo, rinnovando la sua presenza in mezzo a noi, come mai prima d’ora l’Ucraina sta pregando per la pace. Sta pregando lo Spirito Santo come portatore di pace», conclude Shevchuk.

14 messaggio 2022