In Sudan due bambini morti per mancanza di cibo
Save the Children: «Segnale drammatico di ciò che sta per accadere: entro settembre 18 milioni di persone saranno spinte alla fame estrema». Le cause: guerra, crisi economica e scarsi raccolti
L’allarme è arrivato ieri, 9 giugno, da Save the Children: «Nello Stato sudanese del Darfur settentrionale, questa settimana due bambini sono morti per cause legate alla fame. Si tratta di un segnale drammatico di ciò che sta per accadere poiché si prevede che entro settembre 18 milioni di persone saranno spinte alla fame estrema». I sanitari hanno confermato le morti di un bambino e di una bambina legate alla mancanza di cibo nella città di El-Fashir, lunedì 6 giugno.
La stima delle agenzie Onu è che il numero di persone che in Sudan affrontano la fame acuta è destinato a raddoppiare, fino a raggiungere i 18 milioni entro settembre 2022. Una crisi incombente, dunque, in gran parte dovuta agli effetti combinati della guerra, della crisi economica e degli scarsi raccolti. Il Paese ha dovuto affrontare tassi di inflazione estremamente elevati, con una media del 336% negli ultimi 12 mesi. E il conflitto in Ucraina ha esacerbato la situazione in Sudan, con un aumento globale dei prezzi dei generi alimentari che li rende inaccessibili per milioni di famiglie povere.
«La morte di due bambini per fame a El-Fashir è straziante – afferma il direttore di Save the Children in Sudan Arshad Malik -. Chiediamo con urgenza ai nostri partner internazionali di fare ogni sforzo per limitare l’impatto di tutto questo su bambini e le famiglie. La comunità internazionale deve sostenere con urgenza il popolo sudanese in questo momento difficile». L’organizzazione chiede dunque con urgenza alla comunità internazionale di «dare priorità alla risposta umanitaria in Sudan e di fornire cibo, di cui c’è disperato bisogno, e assistenza allo sviluppo a lungo termine per i bambini e le loro famiglie colpiti dalla crisi».
10 giugno 2022