Accoglienza: cresce la rete Sai. «Buona risposta anche alla crisi ucraina e afgana»

Anticipazioni del rapporto Anci: nel 2021 accolte 42.464 persone, di cui 9.877 (+39% rispetto al 2020) minori stranieri non accompagnati. 740 gli ucraini accolti negli ultimi mesi; 2mila gli afgani

Nel 2021 sono 42.464 le persone accolte nel Sai (Sistema accoglienza e integrazione). Di queste 9.877 (+39% rispetto al 2020) sono minori stranieri non accompagnati, ovvero il 23,3% del totale, con un incremento rispetto agli anni precedenti della fascia d’età più giovane 0-17 anni. Nel 2021 è cresciuta anche la disponibilità di posti dedicati all’accoglienza di minori stranieri soli, arrivando a 239 progetti per un totale di 6.683 posti. Sono queste le prime anticipazioni del Rapporto annuale Sai 2022 presentate nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri, 9 giugno, a Roma nella sede di Anci nazionale. Durante l’evento sono state illustrate le iniziative per celebrare il ventennale della rete di accoglienza dei Comuni, nata appunto nel 2002. Negli anni il Sistema Sprar-Sai si è ampliato e consolidato passando da circa un migliaio di posti a 36mila nel 2022, diventando così parte integrante del welfare locale.

In totale, nel 2021 sono stati 851 i progetti finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo che costituiscono la rete Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), con 34.744 posti di accoglienza, 722 enti locali titolari di progetto e 1.796 Comuni interessati dal Sistema a vario titolo (titolari di progetto, sede di struttura o parte di un’aggregazione: Unione, Comunità montana, Distretto o Ambito, Consorzio o Società della salute). Il 55% dei Comuni coinvolti dalla rete hanno meno di 5mila abitanti mentre tutte le città metropolitane e le città capoluogo di regione fanno parte del Sai

Dalle anticipazioni del rapporto emerge che il Sistema di accoglienza dei Comuni ha risposto all’emergenza derivante dalla crisi in Ucraina accogliendo a oggi un totale di 740 cittadini ucraini, per la maggioranza donne sole con figli minori (71% donne, 29% uomini). L’Emilia-Romagna è la regione che ha accolto un maggior numero di beneficiari (22% del totale complessivo), seguita da Lazio e Campania. Inoltre, rispetto alla richiesta del ministero dell’Interno di ulteriori 3.530 posti in progetti Sai già attivi, i Comuni del Sistema hanno risposto offrendo una disponibilità di 6.812 posti per nuclei familiari in 280 progetti e riuscendo a potenziare la rete dell’accoglienza diffusa con l’adesione di circa altri ottanta nuovi Comuni. Anche in riferimento all’avviso del ministero per nuovi progetti di accoglienza per un totale di mille posti, i Comuni hanno risposto oltre le previsioni rendendo disponibili 6.067 posti.

Guardando invece ai numeri relativi all’accoglienza degli afgani nella rete Sai emerge che, dalla fine di giugno 2021, con la prima operazione di evacuazione dall’Afghanistan dei collaboratori afghani dell’esercito italiano, sono stati accolti 1.907 cittadini afghani: 55% uomini e 45% donne, il 37% sono minori tra 0 e 17 anni. La Calabria è la regione con la percentuale più alta di accolti (15%) seguita subito dopo da Campania (13%), Puglia e Lombardia (10%). Con l’accelerazione dell’evacuazione umanitaria dall’Afghanistan, tra dicembre 2021 e gennaio 2022 tre differenti decreti ministeriali hanno complessivamente finanziato 3.470 posti per nuclei familiari in 196 progetti Sai.

10 giugno 2022