Strage in Nigeria: la solidarietà della Cei

La lettera del cardinale presidente Matteo Zuppi al vescovo di Ondo: «Ci stringiamo al vostro dolore, invocando per le vittime la misericordia del Padre e la consolazione del Paraclito per le loro famiglie»

All’indomani dell’attacco alla chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello Stato di Ondo (Nigeria sudoccidentale), dove un commando armato ha sparato contro i fedeli riunti per celebrare la Pentecoste facendo circa 50 vittime, il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi affida a una lettera indirizzata al vescovo di Ondo Jude Ayodeji Arogundade il «profondo cordoglio» dei vescovi d’Italia. «Ci stringiamo al vostro dolore – scrive -, invocando per quanti sono stati uccisi la misericordia del Padre e la consolazione del Paraclito per le loro famiglie».

Il porporato cita le parole di Francesco nell’omelia della Messa di Pentecoste, quando ha ricordato che «lo Spirito Santo invita a non perdere mai la fiducia e a ricominciare sempre: alzati! alzati! Sempre ti dà animo: alzati! E ti prende per mano: alzati!». Manifestando quindi «solidarietà e vicinanza all’intera Chiesa di Nigeria», assicura la preghiera «affinché lo Spirito non faccia mancare la sua forza e il suo conforto a quanti soffrono. Come il Cireneo – aggiunge -, condividiamo il dramma di quanto avvenuto, portando insieme a voi il peso della Croce, nella consapevolezza che il nostro cammino sarà sempre rischiarato dalla luce della Risurrezione».

Zuppi lascia quindi lo spazio a parole di speranza per ribadire che «il male – si legge nel testo – non avrà mai l’ultima parola! Anche se l’oscurità e la morte sembrano avvolgere il mondo, siamo certi che la forza della preghiera e il dono della fede diraderanno le nubi. A lei, ai fratelli vescovi e a tutte le donne e gli uomini di buona volontà della Nigeria – è la conclusione -, l’affetto delle Chiese che sono in Italia».

7 giugno 2022