Verso l’Incontro mondiale delle famiglie: catechesi e video

Sul sito internet, i cortometraggi sulla vita quotidiana di nuclei romani e altri strumenti utili ad accompagnare il cammino in tutte le diocesi. L’inno di Frisina e il logo ufficiale di Rupnik

Manca ormai meno di un mese al 22 giugno, quando inizierà ufficialmente il X Incontro mondiale delle famiglie. Un appuntamento che, come stabilito da Papa Francesco, avrà una forma nuova, «multicentrica e diffusa». Non solo gli eventi a Roma, organizzati dalla diocesi e dal dicastero per i Laici, la famiglia e la vita, ma incontri, approfondimenti e momenti di preghiera dedicati alle famiglie si terranno in tutte le diocesi del mondo. Per accompagnarle al meglio sono stati messi a punto diversi strumenti online.

Il sito internet, innanzitutto; poi le pagine social e la webapp che si può scaricare sul proprio cellulare. Sul sito ufficiale è disponibile un kit pastorale per «essere di aiuto alle Chiese particolari che hanno la responsabilità di organizzare gli incontri locali – si legge -. Ogni diocesi o parrocchia può prendere spunto dalle indicazioni offerte in questo kit pastorale, ma pur sempre nella libertà di adattare le iniziative al contesto culturale locale e ai propri bisogni pastorali. L’obiettivo ecclesiale è quello di realizzare un evento globale, che abbia il volto particolare di ogni comunità».

Tramite il sito internet ufficiale si può dunque scaricare il logo disegnato per l’Incontro mondiale, ascoltare l’inno “We believe in love” composto da monsignor Marco Frisina, leggere le sette catechesi e guardare i video che le accompagnano, riflettere sulla meditazione di padre Marko Ivan Rupnik che ha disegnato l’immagine ufficiale, dedicata alle nozze di Cana. Per quanto riguarda i cortometraggi, sono stati tutti realizzati dal regista Antonio Antonelli e raccontano storie di famiglie romane: dall’ostetrica chiamata a dare il nome a un bambino non riconosciuto alla coppia che ha perso la casa a causa di un incendio; da chi ha accolto una bambina disabile a chi porta avanti una passione ereditata dai nonni.

Oltre a raccogliere i materiali – disponibili in diverse lingue, per farsi davvero prossimi alle famiglie dei cinque continenti – il vademecum fornisce anche qualche consiglio utile per le comunità locali. «Per l’organizzazione dell’evento – si legge infatti nella pagina web -, suggeriamo che ogni diocesi costituisca un’équipe pastorale a ciò dedicata, sufficientemente ampia e non limitata a una sola coppia. Sarà un’occasione per accogliere, laddove possibile, le proposte che provengono dagli sposi, che conoscono le realtà locali delle famiglie».

31 maggio 2022