Francesco: il Rosario per la pace, contro «la pazzia della guerra»

L’esortazione al termine della preghiera del Regina Coeli: «Preghiamo per i responsabili delle nazioni, perché non perdano il fiuto della gente, che vuole la pace e sa che le armi non la portano»

«Di fronte alla pazzia della guerra, continuiamo, per favore, a pregare ogni giorno il Rosario per la pace». Papa Francesco non si stanca di far sentire la sua voce per la fine del conflitto armato in Ucraina e non solo. Lo ha fatto anche ieri, 8 maggio, al termine della preghiera del Regina Coeli, davanti alle 20mila persone che affollavano piazza San Pietro. «Preghiamo per i responsabili delle nazioni – ha detto -, perché non perdano il fiuto della gente, che vuole la pace e sa bene che le armi non la portano, mai».

Il pontefice ha ricordato quindi i «tanti fedeli che in quest’ora si stringono intorno alla venerata Immagine di Maria nel santuario di Pompei, per rivolgerle la Supplica sgorgata dal cuore del beato Bartolo Longo. Spiritualmente inginocchiato davanti alla Vergine – ha continuato  -, le affido l’ardente desiderio di pace di tante popolazioni che in varie parti del mondo soffrono l’insensata sciagura della guerra. Alla Vergine Santa presento in particolare le sofferenze e le lacrime del popolo ucraino».

Da ultimo, un pensiero per la Festa della mamma: «Ricordiamo con affetto le nostre mamme – un applauso alle mamme -, anche quelle che non sono più con noi quaggiù ma vivono nei nostri cuori. Per tutte le mamme è la nostra preghiera, il nostro affetto, il nostro augurio».

9 maggio 2022