Francesco istituisce la “Domus Vaticanae”

Con un apposito chirografo, fuse insieme quattro realtà: Fondazioni Domus Sanctae Marthae, Domus Romana Sacerdotalis, Domus Internationalis Paulus VI e Casa San Benedetto

Diffuso ieri, 5 maggio, il chirografo con il quale il Papa istituisce la “Domus Vaticanae”, accorpando quattro diverse realtà «destinate a offrire ospitalità, in spirito di fraternità sacerdotale, agli ecclesiastici che prestano servizio presso la Curia romana, ai cardinali, ai vescovi, al personale diplomatico della Santa Sede, nonché ai presbiteri che giungono a Roma per rendere visita al Santo Padre o per partecipare ad atti predisposti da questa Sede Apostolica».

Quattro realtà, dunque, che vengono fuse in una: la Fondazione Domus Sanctae Martae, in continuità con il preesistente Pontificium Hospitium Sanctae Marthae; la Domus Romana Sacerdotalis, legata alla Casa Romana del Clero, detta “Traspontina”; la Domus Internationalis Paolo VI, che fa capo alla Casa internazionale del Clero; e la Fondazione Casa San Benedetto. «Considerata la nuova situazione maturata nel tempo, in virtù della potestà apostolica nella Chiesa e della sovranità nello Stato della Città del Vaticano, vista la vigente legislazione canonica e vaticana – si legge nel testo del Papa – istituisco Domus Vaticanae, come Istituzione collegata con la Santa Sede, erigendola in persona giuridica canonica pubblica, con sede nello Stato della Città del Vaticano». Le realtà che in essa confluiranno «sono da considerarsi soppresse» e il loro patrimonio, specifica Francesco, «sarà devoluto all’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica».

La nuova istituzione continuerà a perseguire le finalità delle quattro precedenti Fondazioni, di cui la Domus Sanctae Marthae destinata ad uso esclusivo dei cardinali elettori durante il Conclave. Il personale delle citate Fondazioni passerà alla nuova istituzione e verrà incorporato nel personale della Curia romana.

6 maggio 2022