Coronavirus: sale l’incidenza settimanale a livello nazionale

Diffusi i risultati del monitoraggio della cabina di regia Iss. Rt medio stabile allo 0,93. Diminuiscono terapie intensive e ricoveri in area medica. Tre le Regioni a rischio alto, 11 quelle a rischio moderato

Diffusi dall’Istituto superiore di sanità (Iss) i dati del monitoraggio della cabina di regia sul Covid-19 in Italia. Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: dal 22 al 28 aprile si registrano 669 casi ogni 100mila abitanti, a fronte dei 675 contati dal 15 al 21 aprile. Nel periodo 6-19 aprile 2022, «l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,90 – 1,04), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente: Rt=0,93 (0,90-0,96) al 19 aprile 2022 vs 0,91 (0,88-0,93) al 12 aprile 2022».

Scende al 3,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 28 aprile) il tasso di occupazione in terapia intensiva (il 21 aprile era al 4,2%). Diminuisce anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale, che si attesta al 15,6%, contro il 15,8% del 21 aprile, evidenziano ancora dalla cabina di regia. Per quanto riguarda la situazione sul territorio, «tre Regioni sono classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Undici Regioni/Province autonome sono classificate a rischio moderato; le restanti Regioni/Province autonome sono classificate a rischio basso secondo il dm del 30 aprile 2020». Ancora: «Diciannove Regioni/Province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza. Quattro Regioni/Provincia autonoma riportano molteplici allerte di resilienza».

Da ultimo, «la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (13% vs 12% la scorsa settimana). Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane stabile (40% vs 41%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 47%)», informano ancora dall’Iss.

29 aprile 2022