Nel 2016 al via i cantieri per la Città della scienza

Il progetto prevede la trasformazione dell’area delle ex caserme di via Guido Reni. L’assessore Caudo: «Importante segnale per Roma»

Il progetto prevede la trasformazione dell’area di 5,1 ettari delle ex caserme di via Guido Reni. L’assessore Caudo: «Importante segnale per Roma»

«Abbiamo dato alla città la possibilità di sperimentare una nuova opportunità. Ci abbiamo messo 245 giorni ad approvare la delibera per trasformare l’area e adesso portiamo a casa un grandissimo risultato. Il progetto è di qualità superiore ma la cosa più importante è il segnale che a Roma si può fare». Così Giovanni Caudo assessore alla Trasformazione urbana di Roma Capitale ha presentato ai musei Capitolini il progetto vincitore per la realizzazione della Città della Scienza che sarà collocata in via Guido Reni. Partenza per i cantieri: entro il 2016.

A costruirla sarà lo Studio 015 Viganò di Milano scelto nel concorso internazionale da una giuria di 7 esperti formata da docenti, accademici e architetti, tra sei gruppi finalisti che a loro volta erano stati selezionati tra le 246 candidature arrivate da 20 Paesi diversi. Il concorso, bandito il 23 dicembre scorso da Cdp investimenti Sgr d’intesa con l’amministrazione comunale, prevede l’elaborazione di un progetto per la rigenerazione e la trasformazione dell’area di 5,1 ettari delle ex caserme di via Guido Reni nel II Municipio della Capitale.

Ai partecipanti era stato richiesto di collocare – all’interno del progetto – 35mila metri quadri di residenze, di cui 600 destinate all’housing sociale, 10mila metri quadri di strutture ricettive e commerciali, 14mila mq di spazi e strutture pubbliche e la Città della scienza che dovrebbe essere di circa 12mila metri quadri.

«La rinascita delle città deve passare per il recupero dei suoi spazi inutilizzati – ha sottolineato il sindaco della capitale Ignazio Marino – la grande ristrutturazione delle ex caserme di via Guido Reni, con il museo della scienza e di una parte di abitazioni e servizi per il quartiere arriva un passaggio fondamentale. Per qualità e dimensioni è un’operazione paragonabile al Beaubourg di Parigi. Siamo a una svolta capace di cambiare il volto di un quadrante della città importante anche per la presenza dell’Auditorium e del MAXXI».

Il masterplan prevede una continuità con il Tridente – viale Pinturicchio a nord e viale del Vignola a sud. La Città della scienza, quindi, dovrebbe essere posizionata a nord-est in continuità con lo spazio del Maxxi. Le attività commerciali saranno collocate al livello stradale verso via Guido Reni, e la parte interna dell’area dedicata ai servizi di carattere pubblico. Mentre le funzioni residenziali saranno collocate ai livelli superiori degli edifici e ci sarà un nuovo hotel posizionato lungo l’asse parallelo a via Guido Reni.

Intanto domani, 26 giugno, al museo del Maxxi verranno presentati al pubblico i risultati del concorso attraverso una mostra che sarà visitabile, fino al 5 luglio prossimo. «Abbiamo pensato – ha raccontato Paola Viganò titolare dello studio vincitore – a un progetto che riutilizza, rigenera e ricicla un’area ormai centrale a Roma, proponendo un luogo dell’abitare contemporaneo, diverso ma allo stesso tempo ispirato a una tradizione romana. La città della scienza diventerà un luogo importante e attrattivo e molti saranno gli spazi pubblici».

 

25 giugno 2015