Il Papa: «Rinnovo l’appello a una tregua pasquale»

Le parole al Regina Coeli, nel giorno della Pasqua secondo il calendario giuliano, il 24 aprile: «I leader politici ascoltino la voce della gente, che vuole la pace, non un’escalation del conflitto»

Nella domenica della Divina Misericordia, il 24 aprile, dopo la preghiera del Regina Coeli in piazza San Pietro Papa Francesco ha rivolto i suoi auguri alle «Chiese orientali, cattoliche e ortodosse, e anche diverse comunità latine», che celebravano la Pasqua secondo il calendario giuliano. «Cristo è risorto, è risorto veramente! Sia Lui a colmare di speranza le buone attese dei cuori – l’auspicio del pontefice -. Sia Lui a donare la pace, oltraggiata dalla barbarie della guerra».

Inevitabile il riferimento al conflitto armato in Ucraina. «Proprio oggi – ha continuato – ricorrono due mesi dall’inizio di questa guerra: anziché fermarsi, la guerra si è inasprita. È triste che in questi giorni, che sono i più santi e solenni per tutti i cristiani, si senta più il fragore mortale delle armi anziché il suono delle campane che annunciano la risurrezione; ed è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola». Quindi la conclusione: «Rinnovo l’appello a una tregua pasquale, segno minimo e tangibile di una volontà di pace. Si arresti l’attacco, per venire incontro alle sofferenze della popolazione stremata. A tutti chiedo di accrescere la preghiera per la pace e di avere il coraggio di dire, di manifestare che la pace è possibile. I leader politici, per favore, ascoltino la voce della gente, che vuole la pace, non una escalation del conflitto».

26 aprile 2022