Ucraina: a Mariupol «decine di migliaia di morti»

A parlare è il presidente Zelensky, citato da Ukrinform. Il ministero dell’Interno di Kiev: «Iniziata l’offensiva russa nel Donbass». Segnalate esplosioni durante la notte anche in altre citta, da Kiev a Odessa, Dnipro e Leopoli. Rinnovata la richiesta di armi all’Occidente

Nel suo discorso al Parlamento della Corea del Sud, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato decine di migliaia di morti a Mariupol, nella regione di Donetsk. Zelensky, riferisce Ukrinform, ha affermato che qui c’è la situazione peggiore, dato che la città è sotto assedio dal 1° marzo. «Mariupol è distrutta. Ci sono decine di migliaia di morti, ma anche così i russi non fermano l’offensiva. Vogliono fare di Mariupol una città evanescente», le sue parole. Lo dimostrano i combattimenti sempre più intensi, con le forze russe che conquistano nuovo terreno. Il risultato è che la città è divisa in due, come afferma l’equipe di esperti dell’Institute for the Study of War nel suo ultimo report: i circa 3mila combattenti ucraini si trovano nel porto principale a sud-ovest e nell’acciaieria Azovstal a est. E dalla Gran Bretagna arriva l’allarme sulla possibilità di utilizzo di munizioni al fosforo, «qualora si intensifichi la battaglia per la città», visto il precedente verificato nella regione di Donetsk.

Dal ministero dell’Interno di Kyev intanto il consigliere Vadym Denysenko informa attraverso le tv ucraine che «è già iniziata» l’offensiva finale della Russia nella regione del Donbass. «I russi stanno accumulando le forze. Non ci sono ancora le grandi battaglie di cui si parla negli ultimi giorni ma in generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata», le sue parole, riportate dalla Cnn. Segnalate dal consigliere del ministro dell’Interno esplosioni durante la notte nella regione di Dnipro; anche il bombardamento di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, è continuato, ha detto. Il primo obiettivo dell’attacco russo sarebbe la città di Izium, poi toccherebbe proprio a Dnipro, un «obiettivo strategico». E parla di «offensiva» imminente anche Ramzan Kadyrov, capo della repubblica russa della Cecenia, in capo alle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina: «Ci sarà un’offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città», afferma in un video sul suo canale Telegram. Anche le immagini satellitari –  raccolte e analizzate da Maxar Technologies, relative all’8 aprile – mostrano la presenza di un convoglio militare russo, lungo circa 12 km, in movimento verso sud attraverso la cittadina di Velykyi Burluk, nell’Ucraina orientale ad est di Kharkiv.

Nella notte le sirene antiaeree sono suonate anche nelle altre città ucraine, da Kiev a Odessa, Dnipro e Leopoli. Il vicepremier Iryna Vereshchuk ha rinnovato agli abitanti delle regioni di Luhansk, Donetsk e Kharkiv a lasciare le proprie abitazioni. «Spesso – ha detto – la decisione di evacuare si rimanda, si pensa che tra un po’ la guerra finirà. Purtroppo devo dire che non sarà così. Dobbiamo essere resilienti e molto responsabili verso noi stessi e le nostre famiglie. Se è possibile evacuare, allora per favore evacuate», l’invito. Da parte sua, il presidente Zelensky è tornato a rivolgersi all’Occidente: «Abbiamo bisogno di armi. Ho il 100% della fiducia nelle forze armate ucraine ma non ho fiducia sul fatto che riceveremo quello di cui abbiamo bisogno».

11 aprile 2022