È il GraB di Roma il miglior progetto ciclabile del mondo

Verrà premiato a New York. Si tratta di un anello ciclopedonale di 44,2 chilometri che si sviluppa all’interno della città

Verrà premiato a New York. Si tratta di un anello ciclopedonale di 44,2 chilometri che si sviluppa all’interno della città. Marino: «Strumento che migliora la vita dei cittadini»

Si chiama GraB, è il Grande raccordo anulare delle bici; un progetto partecipato per la realizzazione di un anello ciclopedonale di 44,2 chilometri che si sviluppa all’interno della città. Nella mente dei progettisti sarà un’infrastruttura leggera, low cost e ad alta redditività economica e culturale, «una calamita per nuovi turismi, dai cicloviaggiatori agli amanti del trekking urbano». Il progetto sarà premiato negli Stati Uniti. Ad annunciarlo è stato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.

Il sindaco Ignazio Marino ha ricordato come, d’accordo con il ministro, l’amministrazione abbia fin da subito manifestato l’intenzione di sostenere un progetto che è «una grande opportunità per Roma. Il fatto che venga premiato a New York – ha aggiunto il sindaco – è un ulteriore conferma della validità di questo strumento, che permette di ridisegnare la mobilità romana all’insegna della sostenibilità».

Il progetto, per il sindaco, è uno «strumento per migliorare nel concreto la vita dei cittadini, restituendo spazi da vivere e da utilizzare quotidianamente. Lavoriamo per la ricerca di soluzioni sempre più all’avanguardia e in linea con le scelte più innovative del panorama mondiale in tema di mobilità sostenibile». Il percorso, tutto pianeggiante, si snoda principalmente lungo vie pedonali e ciclabili, parchi, aree verdi e argini fluviali (31,9 km, pari al 72,2% del tracciato). Altri 3,6 km (l’8,1%) si sviluppano su marciapiede che possono facilmente accogliere una ciclabile e 6,8 km (il 15,4%) interessano strade secondarie e a bassissima intensità di traffico.

Solo 1.900 metri del GraB sono attualmente congestionati da un intenso flusso di veicoli motorizzati. Una volta ricuciti tra loro questi lunghi segmenti già oggi facilmente percorribili dai biker, la Capitale e il Paese avranno un corridoio verde, una greenway unica e irriproducibile che trasmetterà nell’immaginario di chi abita a Roma e di chi la vive da turista l’idea che si tratta di una città easy, accogliente, vivibile, sana, sicura, moderna.

 

23 giugno 2015