Al Gemelli un laboratorio di genomica tra i più avanzati in Europa

L’inaugurazione con il sottosegretario alla Salute Sileri e il governatore del Lazio Zingaretti. La possibilità di analizzare Dna e Rna dei pazienti con, al momento, 8 tipi di tumore

A caccia dei geni delle malattie, grazie a un laboratorio di genomica con apparecchiature di ultima generazione, inaugurato ieri, 15 marzo, al Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs. A disposizione dei pazienti anche l’analisi genomica al momento tra le più complete (Profilazione Genomica Oncologica FPG500), che si effettua su un pannello di oltre 500 geni. Al taglio del nastro erano presenti il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, oltre al direttore generale del Gemelli Marco Elefanti e al preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica Rocco Bellantone. A benedire gli ambienti, il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale della Cattolica.

«Questa del Gemelli – ha spiegato il direttore scientifico del Gemelli Giovanni Scambia – è in assoluto la prima facility in Italia ad avere una valenza “ibrida” sia clinica, che di ricerca. Una caratteristica questa che consentirà di curare i pazienti di oggi con i farmaci al momento disponibili, guardando già ai pazienti che saranno presi in carico tra 5-10 anni e per i quali la ricerca getta oggi solide basi per le conoscenze del futuro. Il pool dei dati raccolti ci aiuterà infatti a curare meglio i pazienti di domani – ha aggiunto -; abbiamo una serie di progetti “lungimiranti”. Tutto questo è stato possibile grazie al generoso contributo dell’associazione Oppo e le sue stanze onlus, che da anni ci sostiene in tanti progetti d’eccellenza».

Per il sottosegretario Sileri, «la sanità del futuro non potrà fare a meno della genomica e sarà compito delle istituzioni soprattutto a livello centrale aiutare i progetti di ricerca, assistenza clinica e formazione, grazie anche alle opportunità offerte dal Pnrr». Oggi, ha aggiunto il governatore Zingaretti, «stiamo facendo un salto nel futuro. Quando qui al Gemelli prendono corpo queste innovazioni, questo riguarda l’intero sistema scientifico regionale e italiano. Perché quello che accade al Gemelli cambia il sistema sanitario nazionale, regionale, la qualità delle cure e le caratteristiche della medicina del nostro Paese. Faremo di tutto per essere vicini a questa forma di innovazione che ci proietta nel futuro», ha assicurato.

Una caratteristica unica di questo nuovo laboratorio, ha sottolineato Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center e responsabile del Molecular Tumor Board della Fondazione Gemelli, consiste nella possibilità di analizzare gli acidi nucleici (Dna e Rna) dei pazienti con, al momento, 8 tipi di tumore (ovaio, colon retto, polmone, mammella, prostata, pancreas, tiroide, GIST), attraverso l’analisi genomica al momento più completa, la Profilazione Genomica Oncologica FPG500. «Gli specialisti oncologi potranno inviare al Gemelli i loro pazienti richiedendo questo esame “di frontiera” senza costi aggiuntivi a carico del paziente. La risposta arriverà nell’arco di 10-15 giorni lavorativi e verrà sottoposta all’esame del Molecular Tumor Board (MTB) che ne interpreterà i risultati e definirà in un’ottica di medicina di precisione il miglior iter terapeutico per quel determinato paziente».

Diagnostica clinica e ricerca vanno dunque di pari passo in questo laboratorio. Anche le aziende dedicate al sequenziamento genomico vedono in questa facility il potenziale per essere un polo di riferimento in Europa per la ricerca, grazie anche ai grandi “numeri” offerti dal Gemelli che assiste ogni anno circa 50mila pazienti oncologici. Al momento, le previsioni dei volumi di lavorazione sono di 2.500-3mila campioni di Dna/Rna all’anno.

16 marzo 2022