Ucraina: alle frontiere file di auto di 20 chilometri

La testimonianza della presidente di Caritas Ucraina Stawnychy: «Ora accogliamo i più vulnerabili». Unhcr: raggiunta la cifra di 1 milione di profughi

La presidente di Caritas Ucraina Tetiana Stawnychy – una delle due Caritas che operano nel Paese e fanno capo alle Chiese greco-cattolica e di rito latino – ha fatto il punto della situazione ieri, 3 marzo, intervenendo al webinar organizzato da Caritas italiana. «In queste ore – ha detto – si è ridotto il numero delle persone sfollate che arrivano a piedi alla frontiere ma ci sono file di macchine lunghe anche 20 o 30 chilometri. Abbiamo allestito tende riscaldate dove distribuiamo cibo e bevande. Prima arrivavano persone con mezzi propri, ora accogliamo i più vulnerabili». Intanto l’Unhcr ha annunciato che si è raggiunta quota 1 milione di profughi.

«Stiamo cercando di far arrivare beni di prima necessità nelle zone chiuse alle organizzazioni internazionali, tra cui Mariapol – ancora le parole di Stawnychy -. Riceviamo camion di aiuti anche dall’Italia e stiamo cercando di organizzarci. Per quanto possibile è meglio comprare in loco e nei Paesi limitrofi». Anche il vice direttore di Caritas italiana Paolo Beccegato ha spiegato infatti che «c’è un problema di stoccaggio e distribuzione dei generi alimentari, che devono seguire accurati protocolli. Anche i  farmaci non possono essere inviati a caso, bisogna rispettare la catena del freddo. In Ucraina ci sono ancora pochi magazzini di stoccaggio e si rischia grande confusione».

L’invito dunque a tutte le Caritas diocesane è a inviare denaro attraverso le raccolte fondi attivate, in modo da acquistare i beni di prima necessità sul posto e aiutare le economie locali. «Senza mortificare la generosità degli italiani – conclude don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana -, l’esperienza ci dice che non è bene agire d’impulso con la raccolta e l’invio di aiuti materiali. È  tempo di coordinamento e corresponsabilità per aiutare tutti nel miglior modo possibile».

4 marzo 2022