A Sanremo il primo Festival della canzone cristiana

Dal 3 al 5 febbraio a Villa Santa Clotilde. Sul palco anche la “Preghiera dei Vincenziani”, con Davide Rossi e Carmela Iacono. L’intervento di Sgarbi

Prende il via domani sera, 3 febbraio, nell’Auditorium di Villa Santa Clotilde, a Sanremo, la prima edizione del Festival della canzone cristiana, realizzato con il patrocinio del Comune di Sanremo e in collaborazione con la diocesi di Ventimiglia-Sanremo. Un progetto voluto e ideato dal direttore artistico Fabrizio Venturi. Tre serate, fino al 5 febbraio (orario 14.30-19.30), per «far crescere la consapevolezza della bellezza della canzone di ispirazione cristiana, dedita alla gratitudine e alla gioia della fede», spiega Chiara Maffei, curatrice di progetti culturali e pedagogista dell’Opera Don Orione. «Crediamo fermamente in questo progetto – afferma -. Come diceva Sant’Agostino, cantare è pregare due volte e noi ci mettiamo volentieri a disposizione».

Maffei per l’occasione, ha commissionato un’opera allo scultore savonese Diego Santamaria, che sarà presente alla kermesse canora con alcune sue caratteristiche sculture in ferro recuperato. Quella che forgerà appositamente per l’occasione sarà ispirata alla ricerca interiore del divino attraverso la musica. Non solo: «Attendiamo l’intervento del critico d’arte Vittorio Sgarbi, che salirà sul nostro palco venerdì 4 febbraio, per illustrare un suo intervento sull’appartenenza della canzone al piano dell’arte vera e propria, nella sua espressione più elevata ed autentica», aggiunge la curatrice.

Fra i tanti che si esibiranno, Davide Rossi e Carmela Iacono, che porteranno al Festival la Società di San Vincenzo De Paoli. Più precisamente, porteranno la “Preghiera dei Vincenziani”, un brano dell’album “Ho smesso di esser solo”, da febbraio nelle librerie, nei negozi di musica e sul sito dell’editore Rusty Records. «L’ammissione al Festival è per noi il segno della valorizzazione di un carisma che accompagna il nostro agire nei confronti delle diverse forme di povertà e disagio del mondo di oggi, ma soprattutto di come l’azione umana può assumere un significato se posta in essere per Lui – afferma Silvana Tondi, presidente del Consiglio centrale di Milano della Società di San Vincenzo De Paoli -. Ed è anche testimonianza di come il carisma di ognuno si può esprimere con la sua specificità al Suo servizio; ne è esempio Davide stesso in Società di San Vincenzo De Paoli, nella sua lode a Dio con la musica».

2 febbraio 2022