A Santa Maria in Trastevere la preghiera in memoria di Modesta Valenti

Volontari di Sant’Egidio e senza fissa dimora hanno ricordato la donna morta 39 anni fa alla stazione Termini e le altre vittime del freddo e dell’indifferenza

La basilica di Santa Maria in Trasvere ha ospitato ieri, 30 gennaio, la preghiera di memoria di Modesta Valenti promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. Volontari e persone senza fissa dimora hanno ricordato insieme la donna morta 39 anni fa alla stazione Termini perché, essendo sporca, l’ambulanza rifiutò di portarla in ospedale e, insieme al suo, hanno letto i nomi di alcune fra le tante persone che da allora sono morte in strada a Roma, fino a quelle di questo ultimo inverno. In ricordo di ognuno di loro sono state accese candele davanti all’icona dipinta in onore di Modesta.

«Gesù, respinto a Nazareth dai suoi concittadini, si ritrovò per strada provando lo stesso rifiuto e la stessa emarginazione vissuta da Modesta, ma lottò perché quella esclusione non fosse l’ultima parola», ha detto nella sua omelia don Vittorio Ianari nell’omelia. La strada infatti, evidenziano dalla Comunità, «non può essere una condanna. Lo dimostrano i tanti ex senza fissa dimora aiutati ad uscirne: circa 300, solo a Roma, coloro che hanno trovato un tetto nelle convivenze e nei rifugi notturni aperti da Sant’Egidio negli ultimi anni».

Dalla celebrazione di Trastevere dunque è partito un nuovo appello contro l’indifferenza e a favore di soluzioni alloggiative, rivolto a cittadini e istituzioni, in un inverno ancora segnato dagli effetti della pandemia. Una mobilitazione che continuerà nelle prossime settimane, assicurano da Sant’Egidio, non solo a Roma ma anche in diverse città italiane, dove verranno celebrate altre liturgie in memoria di Modesta (il calendario completo sul sito della Comunità).

31 gennaio 2022