David Sassoli, «costruttore di pace»

PerugiAssisi, Sermig e Rondine rendono omaggio al presidente del Parlamento europeo morto nella notte dell’11 gennaio. «Testimone della cura degli altri»

«Il popolo della pace piange David Sassoli, sincero e autentico costruttore di pace. La sua improvvisa scomparsa ci riempie di un immenso dolore e tristezza». Sono le parole di Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi, alla notizia della morte del presidente dell’Europarlamento, scomparso nella notte tra 10 e 11 gennaio ad Aviano. «Abbiamo perso un amico, un uomo mite, particolarmente attento agli ultimi, alle vittime dell’ingiustizia e della violenza», prosegue Lotti, riconoscendo in Sassoli «una persona umile e gentile, capace di riconoscere le persone, di metterle al centro dell’attenzione e di mettersi al loro servizio». E ancora: «Da giornalista e uomo delle istituzioni democratiche, David Sassoli teneva tra le mani la bussola dei diritti umani. Per questo sapeva sempre da che parte stare, anche nelle situazioni più scomode e controverse, senza finzioni né equilibrismi».

Il coordinatore della Marcia PerugiAssisi ripropone quindi alcune parole scritte da Sassoli poche settimane fa, quando non poté partecipare all’ultima marcia PerugiAssisi: «Dobbiamo sviluppare la nostra capacità di cura, in tutti i modi e a tutti i livelli e, come ci invita a fare Papa Francesco, sentire con forza la necessità di pensare e agire in termini di comunità. Essere costruttori di pace oggi vuol dire prendersi cura l’uno dell’altro e, soprattutto, impegnarsi a ridurre quelle disuguaglianze che persistono nelle nostre società». Quindi la conclusione: «Grazie David per quello che hai fatto, per quello che sei stato e per quello che continuerai ad essere: un testimone autentico della cura degli altri, un esempio e un riferimento per tutti i costruttori e le costruttrici di pace».

Lo ricordano come «uomo di dialogo che ha portato in alto il nome dell’Italia in Europa» anche dal Sermig-Arsenale della pace di Torino. «Una notizia che non avremmo voluto apprendere – si legge in un post su Facebook riferito alla morte del presidente del Parlameno Ue -. Un anno fa David Sassoli era qui con noi a dialogare con i giovani dell’Arsenale. Ricordiamo le sue parole pacate e di speranza. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia e preghiamo per lui». Uguale solidarietà alla famiglia e ai collaboratori arriva da Rondine Cittadella della Pace. A dare voce al cordoglio della comunità è il presidente Franco Vaccari, che assicura: «La sua memoria, il suo lascito morale sarà sempre presente a Rondine per continuare a ispirare future generazioni di giovani che vorranno mettersi al servizio della comunità globale come lui ha sempre fatto».

Una lunga storia quella che in questi anni ha legato il presidente del Parlamento Europeo a Rondine, nata dall’incontro con Vaccari in occasione delle elezioni Europee del 2009. Nel 2011 Sassoli  fu tra i primi europarlamentari a sostenere l’azione di diplomazia popolare di Rondine nata dai “14 punti per pace nel Caucaso” dopo lo scoppio del conflitto russo-georgiano nel 2008, aderendo al “Comitato RondinEUropa”, con l’obiettivo di far diventare la proposta elaborata dai giovani di Rondine una risoluzione del Parlamento europeo. Da allora, spiegano da Rondine, la sua vicinanza al lavoro della Cittadella della Pace è sempre stata assidua e nel 2014 ha patrocinato un’iniziativa dell’associazione al Parlamento Ue in occasione del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione, per portare un messaggio universale di pace in occasione del centenario della grande guerra attraverso l’esperienza dei giovani provenienti da luoghi di conflitto. E proprio dal suo impegno per trasmettere ai giovani i valori delle istituzioni europee è nato l’invito ai giovani italiani del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a visitare il Parlamento di Bruxelles, esperienza oggi diventata stabile nel loro percorso di formazione.

12 gennaio 2022