Cei: no Green pass per la Messa. Raccomandata la mascherina FFP2

La nota indirizzata ai vescovi italiani, relativa alle norme introdotte dagli ultimi decreti legge sull’emergenza Covid. Per le celebrazioni, «si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Cts»

«Purtroppo, la pandemia non accenna a finire e proprio in questi giorni il numero dei contagi continua a salire». Parte da questa constatazione la nota indirizzata dalla Segreteria generale della Cei a tutti i vescovi italiani, inviata ieri, 10 gennaio: una raccomandazione a «prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni utili a contenere l’epidemia». Il riferimento è alle norme introdotte dagli ultimi tre decreti legge sull’emergenza Covid, di cui vengono richiamati alcuni punti, condividendo consigli e suggerimenti.

Anzitutto, le celebrazioni liturgiche. «Non è richiesto il Green pass ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo Cei – governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote». L’invito è a «rispettare accuratamente quanto previsto». In particolar modo, evidenziano dalla Conferenza episcopale, «siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione». Circa le mascherine, «il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o FFP2; certamente quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata, come peraltro le autorità stanno ribadendo in questi giorni».

Per quanto riguarda il catechismo, si fa riferimento alle disposizioni circa il tracciamento scolastico che prevedono, in alcuni casi, la «sorveglianza con testing». Vale a dire che «a seguito di contatto stretto in ambito scolastico, studenti e docenti non vengono posti immediatamente in quarantena ma devono sottoporsi a tampone il prima possibile e nuovamente cinque giorni dopo. Le indicazioni del ministero della Salute – si legge nella nota Cei – sconsigliano la partecipazione ad attività extrascolastiche durante tale periodo, tra il primo e il secondo tampone». Di conseguenza, «chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” non potrà partecipare al catechismo, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo». Anche in questo caso, «è vivamente raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2» sia per gli operatori pastorali che per i partecipanti alla catechesi. «Può essere opportuno che le parrocchie tengano alcune mascherine FFP2 di scorta da far utilizzare a chi ne fosse sprovvisto o l’abbia rotta, sporca o eccessivamente usurata», il suggerimento. L’uso di questo tipo di mascherina infatti è ormai obbligatorio per legge in alcune situazioni; «si consiglia l’utilizzo anche per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici».

L’ultimo punto della nota Cei riguarda l’obbligo vaccinale, introdotto per gli over 50 a partire dall’8 gennaio 2022. La vaccinazione, si ricorda, «può essere omessa o differita in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore». Dal 1° febbraio 2022 saranno in vigore le sanzioni pecuniarie per coloro che non vi adempiono e dal 15 febbraio 2022 sarà necessario il Green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età. Dalla stessa data viene introdotto l’obbligo vaccinale anche per tutto il personale universitario, senza limiti di età. «Ne consegue che il personale delle Facoltà Teologiche e degli Istituti di Scienze Religiose nonché i docenti dei corsi curriculari nei Seminari sono tenuti a possedere il Green pass rafforzato a partire dal 1° febbraio 2022 – evidenziano dalla Segreteria Cei -. Le modalità di controllo sono le stesse fino ad ora attuate per il Green pass base».

11 gennaio 2022