Kazakistan in lutto per le vittime dei disordini

Oltre 160 i morti. La preghiera di tutti i cattolici. L’appello del Papa: «Si ritrovi l’armonia sociale attraverso la ricerca di dialogo, giustizia e bene comune»

Sono oltre 160 le vittime dei disordini scoppiati nell’ultima settimana in Kazakistan; 103 nella sola ex Capitale Almaty. Fonti governative parlano di più di 2mila persone ferite, mentre sono 5.135 quelle arrestate dall’inizio delle proteste, in relazione a 125 inchieste differenti. A riferirlo è il  ministro dell’Interno Erlan Tourgoumbaiev, citato dai media locali, secondo cui i danni economici causati dalle rivolte e dalle violenze ammonta a circa 175 milioni di euro, con oltre 100 filiali di banche saccheggiate e 400 veicoli distrutti.

«Ho appreso con dolore che vi sono state vittime durante le proteste scoppiate nei giorni scorsi in Kazakistan», ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus di ieri, 9 gennaio. «Prego per loro e per i familiari – ha aggiunto – e auspico che si ritrovi al più presto l’armonia sociale attraverso la ricerca del dialogo, della giustizia e del bene comune. Affido il popolo kazako alla protezione della Madonna, Regina della pace di Oziornoje».

Oggi intanto, 10 gennaio, è giornata di lutto nazionale in tutto il Kazakistan. «I cattolici del Paese, uniti in preghiera con Papa Francesco, pregano per il riposo delle anime delle persone uccise durante i disordini», si legge sul portale della Chiesa cattolica, che riporta le parole pronunciate ieri dal pontefice all’Angelus. I cinque vescovi del Paese hanno invitato i sacerdoti a celebrare Messe oggi per pregare per i defunti. «Continueremo le nostre preghiere per una rapida risoluzione dell’attuale situazione nel Paese, l’instaurazione della pace e della prosperità», si legge ancora sul portale. In particolare, in un breve video l’arcivescovo di Santa Maria ad Astana Tomas Peta invita tutti i cattolici a radunarsi per una celebrazione giovedì 13 gennaio alle 16 nella cattedrale di Nur Sultan, per pregare per «il riposo eterno dei defunti e la pace nel Paese».

Sul Paese da ieri sembra essere tornata una calma non priva di tensione. La situazione, ha assicurato il ministro dell’Interno, «è stabilizzata» ma continua l’operazione antiterrorismo «per ristabilire l’ordine nel Paese». Circa 30 i supermercati che hanno riaperto i battenti.

10 gennaio 2022