La Fondazione scalabriniana, a sostegno di migranti e rifugiati

L’organizzazione nata dalle Missionarie di san Carlo Borromeo con l’obiettivo di incidere sulle politiche internazionali. Generando reti di cooperazione

Dalle Missionarie di san Carlo Borromeo/Scalabriniane nasce la Fondazione Scalabriniana, un’organizzazione che «opera in un’ottica solidale e lì dove ci sono le maggiori emergenze mondiali», spiegano. L’obiettivo: incidere sulle politiche internazionali a sostegno dei migranti e dei rifugiati. «In questi anni 272 milioni di persone hanno abbandonato le loro case per persecuzioni, e conflitti, problemi economici, ambientali – riflette suor Janete Ferreira, animatrice generale dell’apostolato della congregazione -. Tutti i giorni migliaia di persone attraversano le frontiere delle proprie nazioni d’origine per proteggere la loro vita o semplicemente per trovare qualcosa da mangiare».

L’analisi della religiosa spazia tra diversi angoli del mondo. «In Nord America il “sogno americano” provoca ondate di famiglie che tentano di entrare negli Usa da Messico e Centro America- spiega -. In Sud America la crisi economica del Venezuela ha provocato un flusso di migranti senza precedenti, specialmente per Colombia, Ecuador e Perù: si stimano circa 5 milioni di persone che hanno lasciato lo Stato». E ancora, «l’Unione europea è al centro delle richieste di aiuto di molti migranti che attraversano forse quella che è tra le vie più pericolose al mondo, quella del Mediterraneo. Abbiamo deciso di creare questa Fondazione – aggiunge – fedeli al nostro carisma, per dare risposta ai migranti che soffrono nel pianeta. Vogliamo contribuire al loro sviluppo, per generare alleanza e reti di cooperazioni a livello nazionale e internazionale, lavorando per i diritti e per la costruzione di pace, giustizia, solidarietà, interculturalità».

29 dicembre 2021