Coronavirus: stretta alle frontiere italiane per 6 milioni di stranieri

I dati in una rilevazione di Coldiretti: scoraggiate le vacanze all’estero per gli 800mila connazionali che le avevano programmate. Spazio alla “prossimità”

La rilevazione arriva da Coldiretti: la stretta alle frontiere stabilita dal governo Draghi per “blindare” l’Italia dalla variante Omicron del coronavirus riguarda 6 milioni di viaggiatori stranieri. È questa infatti la cifra di quanti nell’ultimo anno prima della pandemia sono arrivati in Italia per le feste di Natale e Capodanno, spiegano. Alla base ci sono i dati diffusi da Bankitalia a dicembre dopo l’annuncio dell’ordinanza del ministro delle Salute Roberto Speranza sull’obbligo di quarantena ai non vaccinati e tampone obbligatorio per chi è immunizzato per poter entrare in Italia.

Una misura, questa, che riguarda anche gli italiani al rientro nel Belpaese e che scoraggia ulteriormente le vacanze all’estero dei circa 800mila connazionali che le avevano programmate quest’anno per Natale e Capodanno, comunque il 58% in meno rispetto a prima della pandemia. La diffusione della variante Omicron, evidenziano da Coldiretti, spinge a rinunciare alle grandi Capitali europee e alle destinazioni più lontane ma provoca anche una diffusa incertezza «che sta facendo posticipare prenotazioni e programmi». Il risultato: un numero crescente di italiani sta pensando di rimanere in patria, magari organizzando una vacanza di prossimità. Montagna e piccoli borghi le mete privilegiate. «A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto – rilevano da Coldiretti – una rete composta da 24mila strutture agrituristiche con 253mila posti letto e quasi 442mila posti a tavola. Ma l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante anche per la ricerca del buon cibo», aggiungono. Non a caso il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola nasce proprio nei piccoli borghi italiani con meno di 5mila abitanti.

16 dicembre 2021