Suore ospedaliere della Misericordia: Lucia Maroor è la nuova generale

L’ha eletta il 45° Capitolo generale. 65 anni, indiana, cittadina americana, è la prima superiora non italiana. Eletto anche il consiglio. Messa a Roma l’8 dicembre

Suor Lucia Maroor, 65 anni, indiana del Kerala ma cittadina americana, è la nuova madre generale delle Suore ospedaliere della Misericordia (Som). L’ha eletta il 45° Capitolo generale, che si è concluso il 26 novembre. A 200 anni dalla fondazione, avvenuta il 16 maggio 1821, è la prima superiora generale non italiana. Eletto anche il nuovo consiglio: ne fanno parte la madre vicaria suor Mary Ann Cameros (filippina), suor Rosalia Perumannil (indiana), suor Mary Ibe (nigeriana), suor Lea Rasoloarisoa (malgascia).

Nelle parole di suor Maroor, «questo capitolo e il nuovo corso della congregazione rispecchiano il fatto che questa non è solo un’epoca di grandi cambiamenti ma un vero cambiamento d’epoca, come ha detto Papa Francesco. Ringrazio madre Paola per averci accompagnato in questi ultimi 13 anni – l’omaggio a chi l’ha preceduta – non lasciandoci impreparate di fronte a questi cambiamenti. Siamo in un periodo difficile sotto tanti aspetti per il mondo e per la Chiesa: il perdurare dell’emergenza sanitaria, l’esplosione delle povertà, l’aumento delle diseguaglianze a causa di un progresso che non guarda alla persona ma al business, la crisi delle vocazioni». Un tempo «di “caoslandia”», lo ha definito citando le parole di padre Giulio Albanese, nella catechesi che ha tenuto per il Capitolo. «La nostra missione – ha concluso – ci chiama a rispondere incarnando la parola di Dio nella storia, parlando il linguaggio dei tempi».

Oggi sono circa 400, si legge in una nota diffusa dalla religiose, le Suore ospedaliere della Misericordia nel mondo, impegnate prevalentemente nell’ambito socio-sanitario e dell’accoglienza di anziani e minori. Dall’Italia infatti – dove sono presenti a Roma, Alatri (Fr), Abbadia San Salvatore (Si), Gravina (Ba), Ovada (Al) – hanno esteso la loro missione in diversi Paesi da oltre 50 anni: Usa (1966), India (1978), Madagascar (1983), Filippine (1985), Svizzera (1990), Nigeria (1998), Polonia (2006), Camerun (2013), Timor Leste (2013), Vietnam (2018), Indonesia (2017) Rwanda (2019). Durante il Capitolo, svoltosi a Loreto dal 4 novembre scorso, le sorelle insieme al facilitatore dell’assemblea capitolare padre Battista Cortinovis (Monfortani), sono state impegnate anche nella revisione delle Costituzioni alla luce dei nostri tempi e del servizio nella Chiesa. Tra le altre cose, è emersa la necessità di mettere in rete le varie realtà nate intorno alla congregazione insieme ai laici, dall’Associazione volontari La Cometa Aps, all’Associazione “Teresa Orsini”, fondata a Gravina di Puglia, terra natia della fondatrice principessa Teresa Orsini Doria, che si occupa della formazione spirituale delle giovani mamme, fino ai tanti gruppi di spiritualità sparsi nel mondo, dalla Svizzera a Timor Leste. «L’obiettivo – si legge nel comunicato diffuso – è unificarle sotto un unico Statuto che metta al centro la misericordia incarnata secondo il volere della fondatrice».

Le 33 delegate al Capitolo, prima di tornare nei rispettivi Paesi di missione, si ritroveranno insieme ad altre consorelle il prossimo 8 dicembre a Roma, per la solenne chiusura delle celebrazioni giubilari, con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. L’appuntamento è per le 16 nella chiesa Mater Misericordiae, in via Latina 30.

29 novembre 2021