Sicurezza stradale: in un anno 18mila morti in Europa

Le statistiche della Commissione, in occasione della Giornata mondiale della memoria delle vittime della strada, il 20 novembre. «Raddoppiare gli sforzi»

In vista della Giornata mondiale della memoria delle vittime della strada, che si celebra il 20 novembre, la Commissione europea rende note le statistiche finali sulla sicurezza stradale per l’anno 2020. Circa 18.800 persone hanno perso la vita in incidenti stradali nel corso del 2020: un calo del 17% rispetto al 2019, dovuto in gran parte «all’impatto della pandemia di Covid-19 e al suo impatto sulla mobilità», spiegano dalla Commissione.

Un calo considerevole, che però non è bastato a raggiungere l’obiettivo del 50% di morti in meno, che era stato fissato nell’ultimo decennio. I numeri sottolineano dunque la «necessità per tutte le parti interessate di raddoppiare gli sforzi per garantire che l’Ue raggiunga l’obiettivo di zero morti e feriti gravi sulle strade entro il 2050», si legge nel testo della relazione, che presenta anche una ripartizione dei decessi nell’Ue da parte degli utenti della strada e dei veicoli coinvolti negli incidenti. La stragrande maggioranza dei decessi si verifica in collisioni che coinvolgono auto e camion. Ancora, si evidenzia la necessità di aumentare la protezione per gli utenti vulnerabili come pedoni e ciclisti. «Le politiche europee si stanno già muovendo in questa direzione, con le nuove misure di sicurezza obbligatorie introdotte dal Regolamento di sicurezza generale», è la conclusione della Commissione.

19 novembre 2021