Nel Lazio (e non solo), «il Covid colpisce ancora duro»

L’assessore alla Sanità D’Amato commenta i numeri dei contagi. Brusaferro (Cts): «Incremento netto e generalizzato». Somministrate 9 milioni di dosi di vaccino. Dal 1° dicembre, terza dose anche per i 40-60enni. Il ministro Speranza (Salute): «Il richiamo, strategico per la campagna vaccinale»

Dati, statistiche, monitoraggi sulla diffusione epidemiologica, a distanza di circa due anni, tengono ancora banco. I numeri dei contagi da Covid-19, fortunatamente, non sono paragonabili a quelli dello scorso anno in questo stesso periodo, quando il Lazio era in zona gialla con un indice di contagio pari a 1,29. Ma non sono comunque rassicuranti. Silvio Brusaferro, portavoce del Comitato tecnico scientifico, dice che in Italia nell’ultima settimana «l’incremento è stato netto e generalizzato» anche se la situazione è migliore rispetto ad altri Paesi europei. Venerdì 12 novembre nel Lazio era stata superata la soglia dei mille casi positivi giornalieri. L’ultima volta era accaduto sei mesi fa, «quando però il numero dei ricoveri in area medica superava le 2mila unità e in terapia intensiva si arrivava a circa 300 posti occupati», hanno spiegato dall’Unità di Crisi Covid regionale. Ieri, 14 novembre, i ricoverati non in terapia intensiva erano 558 (+8 rispetto a sabato) e 70 i pazienti in terapia intensiva (+1).

Al momento si è tornati «sotto la quota dei mille casi giornalieri ma non si deve assolutamente abbassare la guardia», ha ribadito l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. «Il Covid colpisce duro», ha aggiunto, spiegando di essere rimasto «molto colpito dal decesso di un uomo di 51 anni nella provincia di Roma, non vaccinato e fumatore». Entrando nel dettaglio, ieri, 14 novembre, nel Lazio su 10.171 tamponi molecolari e 23.916 antigenici, per un totale di 34.087 test, si sono registrati 867 nuovi casi positivi (-200 rispetto a sabato), 4 decessi (-5) e +376 guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è di 2,5%. I casi nella città di Roma sono a quota 297. Nel Lazio è stata raggiunta la soglia di 9 milioni di somministrazioni vaccinali. Gli adulti che hanno ricevuto le due dosi di vaccino sono oltre il 93%, gli over 12 superano l’87%.

Per quanto riguarda la terza dose, D’Amato consiglia di «prenotare il richiamo dopo i 180 giorni evitando così assembramenti negli hub». Quelli attivi nella regione sono più di cento 100 e si può accedere solo su prenotazione. È possibile effettuare il vaccino anche in una delle oltre 800 farmacie dislocate sull’intero territorio regionale. Più di 3mila i medici in campo per le somministrazioni, che giornalmente stanno effettuando circa 20mila inoculazioni. «Le somministrazioni sono aumentate del 10% rispetto alla scorsa settimana – prosegue l’assessore regionale -, in prevalenza terze dosi con il 64%, il 24% sono seconde dosi e 13% le prime dosi». Nello specifico, le terze dosi già effettuate sono 320mila e oltre il 37% degli over 80 ha ricevuto il richiamo. È possibile inoltre prenotare la dose booster vaccino anti Covid per il personale sanitario purché siano passati almeno 180 giorni dall’ultima somministrazione, sull’apposita pagina di Salutelazio.it, con tessera sanitaria e codice fiscale.

Anche i vaccinati con J&J, indipendentemente dall’età, trascorsi i 180 giorni possono già fissare un appuntamento accedendo al sito predisposto per le prenotazioni. Il vaccino del richiamo sarà il Pfizer o il Moderna. «Basta inserire la tessera sanitaria e scegliere l’hub vaccinale o la farmacia più vicina – comunica l’Unità di crisi regionale -. La disponibilità è immediata. È possibile effettuare il vaccino anche contattando direttamente il proprio medico di medicina generale». Superano quota 3mila le persone che hanno già prenotato. Da mercoledì 1° dicembre, invece, come annunciato qualche giorno fa dal ministro della Salute Roberto Speranza, «sarà chiamato a dose di richiamo anche chi ha tra 40 e 60 anni». Devono comunque essere trascorsi sei mesi, 180 giorni, dal ricevimento della seconda dose. Il richiamo, ha specificato Speranza, «è assolutamente strategico per la campagna vaccinale: siamo all’83,7% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il richiamo a oggi è stato offerto a 2,4 milioni di persone. Abbiamo iniziato da immunocompromessi, fragili, sanitari, over 60 e chi ha avuto J&J, che possono avere la dose booster dopo sei mesi». Il Lazio si prepara all’appuntamento del 1° dicembre implementando la rete degli hub. Si pensa di riaprire quello all’Auditorium Parco della Musica, chiuso il 3 novembre con un concerto di ringraziamento per gli operatori sanitari, e di attivarne uno a Ostia e uno al Palazzo dei Congressi dell’Eur, in sostituzione della Nuvola.

Passando invece al vaccino antinfluenzale, da ieri al via le somministrazioni nelle farmacie per la classe di età 60/65 anni. Già distribuiti un milione e 146mila vaccini ai medici di medicina generale e somministrate oltre 667mila dosi. Sono attivi nella campagna, a oggi, 3.761 medici di medicina generale e 331 pediatri di libera scelta.

15 novembre 2021