La preghiera del Papa per l’Etiopia

Al termine dell’Angelus, il ricordo per quelle popolazioni «duramente provate» e l’appello «per la concordia e il dialogo». Ricordato anche l’incendio in Sierra Leone

Al termine dell’Angelus di ieri, 7 novembre, Papa Francesco ha portato ancora una volta l’Africa al centro dell’attenzione e della preghiera dei fedeli radunati in piazza San Pietro. «Seguo con preoccupazione – ha detto – le notizie che giungono dalla regione del Corno d’Africa, in particolare dall’Etiopia, scossa da un conflitto che si protrae da più di un anno e che ha causato numerose vittime e una grave crisi umanitaria». Quindi, l’esortazione: «Invito tutti alla preghiera per quelle popolazioni così duramente provate e rinnovo il mio appello affinché prevalgano la concordia fraterna e la via pacifica del dialogo».

Ancora, il pontefice ha assicurato la sua preghiera «anche per le vittime dell’incendio seguito a un’esplosione di carburante, nella periferia di Freetown, capitale della Sierra Leone». Da ultimo, ha ricordato la proclamazione a Manresa, in Spagna, di tre nuovi beati, dell’ordine dei frati Minori Cappuccini: Benet de Santa Coloma de Gramenet, Josep Oriol de Barcelona e Domènech de Sant Pere de Riudebitlles. «Furono uccisi nel periodo della persecuzione religiosa del secolo scorso in Spagna, dimostrando di essere miti e coraggiosi testimoni di Cristo – ha ricordato -. Il loro esempio aiuti i cristiani di oggi a rimanere fedeli alla propria vocazione, anche nei momenti della prova».

8 novembre 2021