Aumentano i detenuti nel Lazio e in tutta Italia

Tassi di affollamento superiori al 140% a Regina Coeli ma anche negli istituti penitenziari di Latina e Civitavecchia. A livello nazionale, registrato il +0,7%

Al 31 ottobre, sono 5.610 i detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio: 30 in più rispetto al mese precedente. Sono i dati pubblicati dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), dei quali dà notizia il Garante dei detenuti della regione Stefano Anastasìa. Inalterata anche la situazione relativa ai posti effettivamente disponibili, secondo quanto risulta dalle schede di trasparenza dei singoli istituti aggiornate sul sito del ministero di Giustizia.

Un aumento ancora contenuto, quello del numero dei detenuti – +0,5% rispetto al mese precedente -, tuttavia quello che preoccupa è il fatto che «da alcuni mesi si è arrestato quel trend discendente delle presenze in carcere che dovrebbe invece consolidarsi per permettere una reale attenuazione delle criticità connesse al sovraffollamento degli istituti di pena della nostra regione – si legge nella nota online sul sito del Garante del Lazio -. Il livello attuale delle presenze continua a essere troppo elevato rispetto alla capienza, sia regolamentare che effettiva, nella nostra regione». Lo dimostra il fatto che a fine ottobre il tasso di affollamento complessivo negli istituti di pena del Lazio, calcolato sulla base della capienza regolamentare dichiarata dal Dap, sarebbe del 109%, mentre in tutta Italia è del 107%.

Fra le cause, c’è il fatto che in diversi istituti laziali i posti effettivamente disponibili sono decisamente più ridotti a causa dello stato di degrado di alcuni reparti, di lavori di ristrutturazione e di adeguamento degli edifici in corso e di altre misure di sicurezza. Analizzando la situazione dei singoli istituti sulla base delle valutazioni delle schede di trasparenza disponibili sul sito del ministero della Giustizia però il tasso di affollamento complessivo del Lazio è ancora del 119% e in sette istituti di pena della regione continua a risultare superiore a tale soglia.

Tra le realtà dove si registra una perdurante situazione di estrema difficoltà c’è sicuramente il carcere romano di Regina Coeli, con tassi di affollamento effettivo superiori al 140%, ma anche gli istituti di pena di Latina e Civitavecchia. Criticità anche a Rebibbia femminile, Viterbo, Cassino e Rieti, con tassi che superano il 120%. Dall’ufficio del Garante segnalano anche che a livello nazionale per il terzo mese consecutivo il numero di detenuti presenti negli istituti di pena è cresciuto: l’incremento tra fine settembre e fine ottobre è stato di 377 unità. «Si tratta di un tasso dello 0,7% che si conferma di mese in mese e che purtroppo certifica un’inversione di tendenza rispetto a una tendenza al decongestionamento che si era verificata nei mesi tra la primavera del 2020 e l’inizio dell’estate di quest’anno».

4 novembre 2021