Natale in Vaticano: il 10 dicembre l’inaugurazione del presepe

Contestuale l’illuminazione dell’albero, che arriva da Andalo, in Trentino. La natività invece giunge dalle Ande, nei 200 anni dell’indipendenza del Perù

Un maestoso abete rosso (Picea abies) di circa 28 metri. È l’albero che arriva da Andalo, in Trentino – nel comprensorio Dolomiti Paganella -, che sarà illuminato il prossimo 10 dicembre in piazza San Pietro. L’albero proviene dalla Gestione forestale sostenibile del Gruppo territoriale Pefc Trentino certificata. La Delegazione trentina curerà anche le relative decorazioni con addobbi sferici in legno. Sarà invece il Governatorato, come di consueto, per tramite della Direzione Infrastrutture e servizi, a curare l’illuminazione con un impianto a led a basso consumo energetico. Accanto ci sarà il presepe giunto dalle Ande – più precisamente, dal villaggio di Chopcca, una comunità nel dipartimento di Huancavelica in Perù -, che verrà allestito per il Natale 2021. Oltre 30 pezzi, realizzati da cinque famosi artisti di Huancavelica, la natività peruviana «vuole ricordare i duecento anni dell’indipendenza del Paese, riprodurre uno spaccato della vita dei popoli delle Ande e simboleggiare la chiamata universale alla salvezza, in quanto il Figlio di Dio si è incarnato per salvare ogni uomo e donna della terra, a qualunque lingua, popolo, cultura e nazione essi appartengano», si legge nella nota diffusa dal Governatorato della Città del Vaticano. Per l’Aula Paolo VI, infine, la rappresentazione della natività è stata affidata al gruppo giovani della parrocchia San Bartolomeo Apostolo di Gallio, provincia di Vicenza e diocesi di Padova.

La tradizionale inaugurazione del presepe e l’illuminazione dell’albero si terranno, nel rispetto delle normative anti Covid, venerdì 10 dicembre alle 17. La cerimonia sarà presieduta dall’arcivescovo Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Lo stesso giorno, nella mattinata, le delegazioni di Huancavelica, di Andalo e di Gallio saranno ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni.

Le statue del Bambino Gesù, della Vergine Maria, di san Giuseppe, dei Re Magi e dei pastori saranno realizzate a grandezza naturale con materiali come la ceramica, il legno maguey (agave) e la vetroresina, e saranno vestite con i tipici costumi Chopcca, informano ancora dal Governatorato. Gesù avrà le sembianze di un bambino “Hilipuska”, così chiamato perché avvolto da una tipica coperta Huancavelica, e sarà  legato con un “chumpi” o cintura intrecciata. I Re Magi avranno delle bisacce o sacchi contenenti alimenti caratteristici di Huancavelica, come patate, quinoa, kiwicha, cañihua, e saranno accompagnati da dei lama che porteranno sul dorso una bandiera peruviana. La nascita del Salvatore sarà annunciata da un angelo bambino, che suonerà il tipico strumento a fiato chiamato Wajrapuco. Nel Presepe troveranno spazio anche statue dei diversi animali appartenenti alla fauna locale: alpaca, vigogne, pecore, vizcachas, parihuanas e il condor andino, simbolo nazionale del Perù. Vi sarà in scala ridotta anche una rappresentazione della comunità Chopcca, una comunità di lingua quechua di poco più di 10mila abitanti.

Ispirato invece a un tipico rustico della zona destinato al ricovero degli animali il presepe che sarà allestito in Aula Paolo VI, realizzato dai giovani di Gallio, dell’Unità pastorale di Gallio, Foza, Sasso e Stoccareddo. Uno “stalotto”, come viene chiamato in dialetto, che ospita, a grandezza naturale, pochi personaggi: la Sacra Famiglia, un pastore che porta sulle spalle un agnellino e una pecora ai suoi piedi, e una donna che tiene una colomba dentro a un cestino. Saranno presenti anche le statue di alcuni animali da cortile come conigli, galline e un gatto. All’interno, sono stati collocati vari utensili usati un tempo dai contadini dell’altopiano: seghe, rastrelli, zappe, ma anche uno stampo in legno per preparare il burro in casa, oltre a contenitori per il latte e racchette per la neve, damigiane per il vino e gabbie per gli uccelli da richiamo. All’esterno del rustico è stato collocato un recinto per conigli fatto da lastre di pietra che nella lingua cimbra si chiamano “Stoan platten”, che ancora oggi delimitano i confini tra le abitazioni e segnalano i sentieri. Vi è anche una legnaia di abete rosso con tronchi tagliati e lasciati a essiccare, che serviranno ad alimentare la piccola stufa all’interno del rustico.

L’albero e il presepe in piazza San Pietro resteranno esposti fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 9 gennaio 2022.

28 ottobre 2021