G20: il flash mob contro le disuguaglianze di accesso ai vaccini

A organizzarlo, gli attivisti di Oxfam, Emergency e Amnesty international. L’appello: soluzioni efficaci e immediate per affrontare l’emergenza Covid

Alla vigilia del vertice del G20, in programma il 30 e 31 ottobre a Roma, gli attivisti di Oxfam, Emergency e Amnesty international – membri della Peoples’ vaccine alliance – propongono per venerdì 29 ottobre un flash mob per denunciare le disuguaglianze di accesso ai vaccini, alle cure e ai trattamenti per il Covid-19, «a fronte di enormi profitti realizzati dalle compagnie farmaceutiche». L’appuntamento è dalle 10 alle 11.30 in piazza Vittorio.

L’obiettivo, spiegano le organizzazioni che promuovono l’iniziativa, è sensibilizzare su «una situazione che impedisce di fatto di sconfiggere la pandemia, con i Paesi in via di sviluppo che vedono solo il 2% della loro popolazione vaccinata». Di qui l’appello urgente ai leader del G20 a mettere in campo soluzioni efficaci e immediate per salvare vite e affrontare un’emergenza che sempre di più sembra spaccare in due il pianeta. Oxfam, Emergency e Amnesty international indicano anche il “come”: «Sospendendo i diritti di proprietà intellettuale per vaccini, test e trattamenti Covid-19 detenuti dall’industria farmaceutica, sostenendo la proposta presentata un anno fa da Sudafrica e India all’Organizzazione mondiale del commercio; facendo pressione sulle aziende farmaceutiche, che detengono il monopolio sui vaccini esistenti, affinché condividano il know-how e la tecnologia necessaria a consentirne la produzione nei Paesi a basso e medio reddito, per poter soddisfare la domanda di dosi in Paesi che non possono permettersi di pagare i prezzi imposti dagli attuali produttori; ridistribuendo equamente i vaccini esistenti dai Paesi ricchi verso tutti i Paesi del mondo, per centrare l’obiettivo posto dall’Organizzazione mondiale della sanità di vaccinare il 40% della popolazione mondiale entro la fine del 2021 e il 70% entro metà del 2022».

27 ottobre 2021