Mattarella: la Settimana sociale, «contributo alla ripartenza del Paese»

Il messaggio inviato ai partecipanti all’appuntamento di Taranto. Al centro, «la prospettiva di un umanesimo rinnovato che riguarda il pianeta intero

«Un contributo importante alla ripartenza del Paese, alla progettazione di un nuovo modello sociale, dopo le sofferenze della pandemia». Nel messaggio inviato ai partecipanti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella descrive così temi e obiettivi al centro della 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani, che si è aperta ieri, 21 ottobre, a Taranto sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. Tutto è connesso”. Per il capo dello Stato, «il confronto che si svolgerà a Taranto sarà tanto più ricco in quanto può avvalersi di esperienze concrete a livello di base, analisi condivise sugli squilibri attuali e sulle potenzialità presenti nella nostra comunità. Il contributo offerto sarà tanto più significativo ispirato come è al valore della solidarietà, profondamente inciso nel testo della nostra Carta costituzionale».

Nell’analisi di Mattarella, «la pandemia è stata- ed è tuttora – una prova molto dura. Ha evidenziato i nostri limiti e le contraddizioni del modello di società che abbiamo costruito. Al tempo stesso ha messo in luce il senso profondo di una comunità di destino come la nostra, restituendo valore alle cose che hanno valore. L’egocentrismo – prosegue – è uscito sconfitto da una vicenda in cui la solidarietà si è affermata come chiave per affrontare e risolvere i problemi, per sostenere lo sviluppo pieno della personalità umana, a partire dalla difesa della vita». Un insegnamento, questo, che «ha uno straordinario valore per la rinascita che auspichiamo. Ci spinge a valutare in modo appropriato la portata negativa delle diseguaglianze, a comprendere quanto gravemente incida il degrado ambientale sul nostro presente e sul nostro futuro, a contrastare ogni tendenza all’esclusione perché dove le opportunità sono appannaggio di cerchie ristrette, è tutto il Paese a soffrire».

Il titolo stesso scelto per la Settimana sociale «mette in luce la connessione tra ambiente e lavoro, tra sostenibilità ecologica e sociale. Non è più accettabile – prosegue il presidente della Repubblica – immaginare una crescita legata alla distribuzione di beni, al consumo delle risorse naturali, allo sfruttamento di componenti della società umana. Lo sviluppo deve comprendere un contrasto effettivo a ogni forma di povertà, una riconciliazione con l’ambiente, una innovazione orientata al benessere umano e al rafforzamento del capitale sociale. Occorre investire sulle persone. La prospettiva di un umanesimo rinnovato che riguarda il pianeta intero – al centro del magistero di Papa Francesco – è parte essenziale di quei diritti di cittadinanza indispensabili per la vita stessa della democrazia».

22 ottobre 2021